FOGGIA, LA SITUAZIONE DELL’ATAF. L’INTERVENTO DI NUNZIO ANGIOLA

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“Oggi l’ATAF di Foggia vive “tra color che son sospesi”, in una sorta di limbo dantesco in attesa che l’Amministratore unico Laudiero, che la Giunta comunale è legittimamente intenzionata a non confermare nella carica, venga sostituito da una pletora di 5 nuovi amministratori, pletora che riporta alla nostra mente le peggiori lottizzazioni della prima Repubblica”. Lo ha dichiarato il consigliere comunale Nunzio Angiola, in un comunicato.

“E il limbo è un limbo reale e profondo – ha aggiunto Angiola – se è vero quanto si vocifera, ossia che l’Amministrazione sembra intenzionata a non far toccar palla a Laudiero fino alla fine del suo mandato, ossia fino all’approvazione del bilancio 2023, cioè fino al prossimo mese di luglio. Questo forse perché la Giunta comunale si aspettava che Laudiero rimettesse il suo mandato nelle mani del sindaco appena conosciuto l’esito elettorale, senza attendere la scadenza naturale dello stesso? Qualche segnale che mi spinge a propendere per questo orientamento ce lo abbiamo. Uno è certamente questo. L’Amministrazione sta tardando a quantificare e a comunicare ad ATAF le risorse su cui nel 2023 potrà fare affidamento e mi riferisco tra l’altro al famoso adeguamento inflattivo, una somma considerevole che si aggira intorno al milione e mezzo di euro. Questo ritardo sta danneggiando la città, perché a causa di esso restano soppresse 10/12 linee al giorno che moltiplicato 6/8 corse ci dà un numero incredibile di servizi di trasporto che dovevano essere prestati ai cittadini foggiani e che non vengono prestati. Servono almeno 25 autisti in più”.

“C’è stato un incontro il 6 marzo, che ben poteva essere fatto molto tempo prima, tra l’Azienda e l’Amministrazione comunale, nel quale l’Amministrazione ha approvato la previsione di assunzioni, anche in deroga a quanto previsto dall’atto di indirizzo commissariale del 2022, subordinandola però alla definizione dell’adeguamento inflattivo da farsi entro il 15 aprile. Assistiamo sul punto ad un atteggiamento dilatorio che non corrisponde all’interesse della città. Infatti, la Giunta Episcopo bene avrebbe fatto: 1) ad approvare il bilancio di previsione 2024-2026 agli inizi di gennaio senza fare passare inutilmente più di due mesi, ma questo non è avvenuto, amen; 2) ad approvare immediatamente il PEG dopo il consiglio del 7 marzo in cui si è approvato il bilancio di previsione,  PEG relativo ad un bilancio portato in Giunta 3 mesi prima (campa cavallo che l’erba cresce, ad oggi, i termini di legge, i famosi 20 giorni, sono scaduti e il PEG non è stato ancora approvato!); 3) a quantificare e comunicare tempestivamente ad ATAF l’adeguamento inflattivo, dando la possibilità ad ATAF di continuare ad operare correttamente, assumendo il previsto personale di movimento, senza continuare a danneggiare la città con la soppressione di quasi una ottantina di corse al giorno, disservizi che gravano sulle fasce più fragili della popolazione”, ha aggiunto Angiola.

“ATAF è una grande azienda che ha una vita sua propria e non può essere tenuta in ostaggio di tatticismi politici che si ripercuotono sulla qualità della vita dei cittadini”, ha chiosato infine l’ex candidato sindaco.