DOMANI GIORNATA MONDIALE DELL’ACQUA

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Giovanna Amedei (Presidente Ordine Geologi della Puglia) : “Nella provincia di Taranto, lungo il tragitto si disperde il 52% del volume totale delle acque, a Bari il 45%, a Foggia il 35%, nella BAT, provincia di Barletta, Andria e Trani, il 45%, solo nel Leccese va meglio con una perdita stimata del 19%. Non va meglio per l’acqua di falda, utile soprattutto in agricoltura, dove durante il  periodo estivo per far fronte alla richiesta di prodotti, le campagne assorbono più del 60% dei consumi di acqua dell’intera regione”.

 Nel link la video – dichiarazione con sullo sfondo il Lago di Varano https://wetransfer.com/downloads/b68e7e2f8365bba5eca55719a77c342d20240321104112/ad3c75b18d84b36899f83370459ad9c720240321104149/3b3c34

 “Il ruolo importante e primario che l’acqua riveste nella vita di ognuno di noi è innegabile ma “quel ruolo” oggi è messo a dura prova.  L’aumento delle temperature e la desertificazione, conseguenze del cambiamento climatico, richiedono un maggior utilizzo di acqua ma gli sprechi e l’inquinamento rischiano di farla diventare una risorsa insufficiente sia come fonte civile che di falda. In merito alle acque per uso civile dobbiamo considerare l’altissima percentuale di acqua che si disperde, anche a causa delle grandi distanze che gli acquedotti percorrono. Secondo gli ultimi dati ISTAT 2023  per ogni litro che raggiunge l’utente finale ne viene perso oltre un altro litro durante il percorso. Nella provincia di Taranto, lungo il tragitto si disperde il 52% del volume totale delle acque, a Bari il 45%, a Foggia il 35%, nella BAT, provincia di Barletta, Andria e Trani, il 45%, solo nel Leccese va meglio con una perdita stimata del 19%. Non va meglio per l’acqua di falda, utile soprattutto in agricoltura, dove durante il  periodo estivo per far fronte alla richiesta di prodotti, le campagne assorbono più del 60% dei consumi di acqua dell’intera regione. Intensi prelievi e diminuzione progressiva degli apporti che causano uno squilibrio idrogeologico e perdita della qualità dell’acqua emunta . Acqua di falda che, però, deve fare anche i conti con l’inquinamento: oltre il 78%  delle acque di falda hanno uno stato chimico scarso a causa della concentrazione di contaminanti (pesticidi, microinquinanti organici, nitrati, fitofarmaci). Un dato preoccupante perché la Puglia è seconda solo alla Lombardia”. Lo ha dichiarato Giovanna Amedei, Presidente dell’Ordine dei Geologi della Puglia, alla vigilia della Giornata Mondiale dell’Acqua.

In Puglia 940 km di coste. Ma il trend della sedimentazione è in negativo. 

“E lungo i 940 km di costa la situazione non migliora con l’ incremento della salinità a causa dell’intrusione marina anche in relazione alla presenza di pozzi realizzati, ahimè, senza le dovute autorizzazioni alla ricerca e sfruttamento delle acque sotterranee a discapito degli agricoltori osservanti delle regole. 

Occorre pensare ed intervenire con urgenza cercando di limitare non solo gli sprechi ma anche ipotizzando risorse idriche aggiuntive come il riutilizzo delle acque reflue, delle riserve presenti negli invasi per altri scopi e cercando di ridurre gli scarichi nelle acque superficiali.

Una riflessione che non deve mancare a partire dalla Giornata Mondiale dell’Acqua. La Puglia è circondata dal mare  e da un mare bello. Però sia il mare con la costa sabbiosa che con le falesie è in deficit sedimentario. L’apporto dei sedimenti che arriva sulla costa è cambiato ed è diminuito. Questo trend negativo  – ha concluso Giovanna Amedei – è dovuto all’azione dell’uomo che con sbarramenti in corrispondenza dei corsi d’acqua ma anche costruendo direttamente  sulla costa, ha cambiato il rapporto tra sedimentazione ed erosione. Oggi, purtroppo il trend è negativo. Siamo in fase erosiva. Se si continua in questo modo, nel 2050, con innalzamento del livello dei mari legato ai cambiamenti climatici, arriveremmo ad un innalzamento di 30 cm con le dovute conseguenze del caso. Il 22 Marzo sarà la Giornata Mondiale dell’Acqua! Non dimentichiamo che il mare, come i fiumi o i laghi, rappresentano una parte importante del ciclo dell’acqua. E’ giusto riflettere sullo spreco della risorsa ma allo stesso tempo anche su quanto potrebbe accadere lungo le coste con innalzamento dei mari e mancanza di sedimentazione”.