L’Ente parco nazionale del Gargano dà avvio a un progetto di recupero e riqualificazione dei muretti a secco e terrazzamenti presenti nel territorio di sua competenza attraverso la realizzazione di un primo intervento, con un investimento di circa € 1 milione e 110mila, riguardante quelli presenti in aree di proprietà dei Comuni di Monte Sant’Angelo e Mattinata.
I muretti a secco, presenti in molte aree rurali del Parco nazionale del Gargano, sono un elemento culturale fortemente caratterizzante il patrimonio paesaggistico garganico e hanno funzione di contenimento del terreno oltre che di delimitazione di aree ad uso agricolo e di tratturi.
Nello specifico i muretti oggetto di intervento versano da vari anni in una condizione di grave degrado che, oltre a rappresentare una negativa proiezione dell’immagine del territorio, ne compromette irrimediabilmente la funzione di contenimento del terreno accelerando pericolosi processi erosivi delle aree interessate.
Nonostante essi siano ricadenti in area Natura 20000 e siano stati riconosciuti dal Ministero delle Politiche Agricole e Forestali come paesaggi agrari di particolare rilevanza non sono mai stati resi oggetto di alcun tipo di intervento manutentivo.
A seguito dell’indirizzo dato dalla Presidenza del Parco, il progetto è stato elaborato dall’area tecnica dell’Ente che ha eseguito tutti i rilievi e gli studi per presentare una proposta al Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica (MASE) a valere sul Programma “Infrastrutture verdi”, da cui è derivata la finanza necessaria.
I muretti, e con essi buona quota di terrazzamenti, che il Parco ripristinerà nei terreni di proprietà del Comune di Monte Sant’Angelo occupano diversi ettari, hanno una altezza media variabile tra 1,5 e 2,5 metri e sono collocati nel versante Sud dell’abitato di Monte Sant’Angelo a valle del centro abitato.
I muretti a secco a sostegno della viabilità storica di Mattinata, invece, si estendono in lunghezza per diversi chilometri interessando tutto il percorso delle mulattiere di Tor di Lupo e Cavola-Monte Saraceno.
“Si tratta di un intervento che accende un importante riflettore su una infrastrutturazione territoriale che altrimenti sarebbe destinata a scomparire. A versare in stato di estremo abbandono sono soprattutto i muretti e i terrazzamenti presenti in aree di proprietà comunale poiché non soggettialle ordinarie operazioni manutentive collegate all’esercizio delle attività agricole. Dai rilievi effettuati lo scorso anno dai tecnici dell’Ente parco, su un’ampia quota dell’intero territorio garganico, è emersa la prioritaria urgenza di cominciare gli interventi partendo dai terrazzamenti e dai muretti a secco presenti sui versanti dei Comuni di Monte Sant’Angelo per poi procedere in altre aree comunali del Gargano. Il progetto che è disceso si caratterizza per l’importante azione di recupero di una caratteristica territoriale dall’elevato valore storico-culturale, ovvero dalla forte identità paesaggistica, oltre che per la sua importante funzione bioecologica se si considera che gli interventi di risistemazione prevedono l’adozione di alcuni accorgimenti tecnici a beneficio della vita della piccola fauna. Non meno importante è la sua valenza in termini di difesa del suolo, tra questi anche il mantenimento e il miglioramento degli assetti idrogeologici del territorio, se si considera che – specialmente i terrazzamenti – contribuiscono a contrastare i fenomeni di ruscellamento superficiale aumentando la capacità di regimazione e di trattenimento idrico dei terreni evitando così la loro erosione. Si parte, dunque, come primo stralcio dell’implementazione del progetto in parola, dalla risistemazione dei terrazzamenti presenti nei territori comunali di Monte Sant’Angelo e di Mattinata, ma presto l’intervento sarà esteso, con ulteriori stralci, ad altre aree comunali del Gargano. Ciò dimostra, ancora una volta, l’importante ruolo che l’Ente parco nazionale del Gargano svolge a beneficio del territorio, e l’enorme utilità che esso rappresenta per la capacità di riportare nell’area garganica – quando la sua gestione è svolta con attenzione e cognizione di causa – ingenti risorse economiche di derivazione ministeriale che altrimenti non sarebbe possibile ottenere. Un doveroso ringraziamento va espresso all’area tecnica dell’Ente Parco, che ha lavorato con grande impegno alla definizione del progetto in parola, e al Ministero dell’Ambiente che, ammettendo a finanziamento la proposta progettuale, ha ancora una volta riconosciuto l’utile ruolo che il nostro Ente svolge nel territorio del Gargano”, ha dichiarato il Presidente Pasquale Pazienza.
Il ripristino sarà eseguito seguendo la tecnica costruttiva tradizionale e con l’utilizzo di materiali presenti in loco. Infine, durante la loro realizzazione, sarà posta grande attenzione affinché nei muretti siano rilasciati dei piccoli varchi che permettano il passaggio e il rifugio dei piccoli animali.