Ricordando la “Sagra du pupurat” che si faceva una volta a San Nicandro Garganico durante il Carnevale.
Descrizione sintetica del prodotto
Dolci di forma circolare, del diametro di 15-20 cm e dello spessore di 2-3 centimetri; sono molto friabili, profumati e speziati; hanno un colore marrone scuro, tendente al nero, conferito dall’ingrediente principale, il vincotto.
Processo produttivo
Ingredienti: 500 g di farina, 150 g di zucchero, 100 g di vincotto, 75 g di cioccolato fondente, 50 g di mandorle, 50 g di olio extravergine di oliva, 75 g di cacao amaro, 250 ml di latte, un cucchiaino di lievito in polvere, mezzo cucchiaino di miele, buccia grattugiata di mezza arancia, cannella in polvere e chiodi di garofano.
Si tritano le mandorle e si riduce a scaglie il cioccolato. Disposta la farina a fontana sulla spianatoia si aggiungono nel cratere tutti gli ingredienti; si mescola energicamente fino ad ottenere un impasto liscio, omogeneo e abbastanza consistente. Sulla spianatoia, spolverizzata di farina, si forma un salsicciotto di diametro variabile da 2 a 4 cm e lo si seziona trasversalmente in pezzi di lunghezza variabile (da 15 a 50 cm). Si uniscono le estremità di ogni pezzo in modo da formare delle ciambelle; si unge con olio la piastra da
forno sulla quale si dispongono e ciambelle avendo cura di mantenerle distanziate le une dalle altre. Si procede alla cottura in forno a 160-180 °C per circa 15 minuti.
Storia e tradizione
Sembrerebbe che questo prodotto abbia preso corpo e forma a partire dalla seconda metà del Cinquecento, grazia alla fantasia e alle mani operose delle suore di clausura.
I taralli neri con vincotto sono un prodotto storicamente legato alla tradizione culinaria della provincia di Foggia. Ritroviamo numerosi riferimenti bibliografici inerenti a questo dolce nei libri di Luigi Sada.