EDITORIALE DI SAN NICANDRO, QUANTE ABITAZIONI VUOTE A SAN NICANDRO GARGANICO?

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Aumentano in tutta la Puglia le cosiddette abitazioni non occupate in modo permanente, ovvero tutte le case vuote ma anche le seconde case, in cui non vi è almeno un dimorante abituale.

Ci ha pensato l’indagine di «Openpolis» sulle politiche abitative e sulle abitazioni registrate al Catasto e il loro effettivo utilizzo.

In Puglia, le abitazioni non permanentemente occupate si trovano in Capitanata. Come si pone San Nicandro Garganico? Ecco di dati forniti dall’indagine: Classificazione delle aree: PERIFERICO, Zona altimetrica PIANURA, Abitazioni non occupate 4.829  (44,1% case vuote), Abitazioni occupate 6.122 (55,9% case occupate), Totale abitazioni 10.951. (Tali dati sono relativo al 2021)

Per “abitazioni non occupate” si vuole intendere intende le abitazioni vuote o occupate esclusivamente da persone non dimoranti abitualmente. Questo calcolo è stato effettuato da Istat considerando dati censuari e dati amministrativi presenti nel registro statistico dei luoghi, in particolare nella componente del registro statistico di base degli edifici e delle unità abitative: “È inoltre importante notare che tra le abitazioni non occupate in modo permanente sono incluse non solo le strutture disabitate ma anche le seconde case, aspetto importante soprattutto per le mete turistiche. Si tratta comunque di un indicatore interessante da considerare per valutare gli effetti dello spopolamento e della sovrappopolazione in certe aree del paese“, rileva Openpolis.

Tali dati sono relativi al 2021, ma consentono comunque di effettuare una fotografia della situazione generale nonché di quella del singolo comune.

Che dire? Possiamo solo dire che quasi sempre passiamo loro di fianco, spesso senza accorgerci della loro presenza. Sono luoghi trascurati e trasandati di una cittadina sonnecchiante. Stanno lì, magari sul ciglio della strada o poco distante, in disparte, sventrate. Case abbandonate, disabitate.

Fermiamo lo sguardo su di loro e ci chiediamo come è possibile che nessuno si preoccupi di loro, di restaurarle o demolirle del tutto. Perché lasciarle così, in stato di abbandono, cadenti a pezzi?

Ecco perché è bello individuarle e studiare la loro lenta metamorfosi, registrare le variazioni che il tempo fa loro subire. Insomma case in cerca di futuro.

Il Direttore