Mentre si avvicina il Natale a San Nicandro, ecco un articolo del 2016 pubblicato sul sito dei Comuni Italiani.
In occasione delle festività natalizie del 2016, a San Nicandro Garganico, in Provincia di Foggia, è stato per la seconda volta allestito e reso operativo il Presepe Vivente all’interno del seicentesco Convento di Santa Maria delle Grazie, dei Frati Minori. L’evento, voluto lo scorso anno da padre Antonio d’Orsi e da padre Lorenzo Ricciardelli, è stato organizzato anche stavolta dalla stessa omonima parrocchia sia per far rivivere il Natale di Gesù Cristo a livello religioso-spirituale e storico-rievocativo, sia per sensibilizzare i visitatori al completamento del recupero del bene monastico in cui è stato ambientato nonché della memoria storica degli usi e dei costumi del centro garganico nel passato.
Visitato già dalle sole scolaresche nelle mattinate dei giorni 16, 17 e 19 dicembre 2016, il Presepe Vivente sannicadrese è stato dunque aperto alle visite di tutti sia il 24 dicembre, a mezzanotte ed al termine della Santa Messa solenne di Natale celebrata nell’attigua chiesa parrocchiale, sia il 25 dicembre, giorno di Natale, dalle ore 19:30 alle 23:00 circa. Altri appuntamenti sono stati fissati per il 27 dicembre ed il 2 gennaio 2017, sempre dalle ore 19.30 alle 23:00. Per il 6 gennaio (Epifania), alle ore 19:30, è stata invece programmata la manifestazione esterna dell’arrivo dei Re Magi nell’antistante Piazza IV Novembre.
Una volta entrati nel convento dal portone principale, i visitatori devono seguire un percorso di visita obbligato, sapientemente curato nei particolari e ricco di suggestioni, che ha inizio nel suggestivo chiostro animato musicalmente dagli zampognari e ospitante un piccolo mercato di duemila anni fa. Saliti al primo piano, nella parte del complesso monastico che attende di essere recuperata e restaurata, i visitatori ammirano la scena del Censimento e subito dopo quella della reggia e corte di re Erode a Gerusalemme, posta in cima ad una scalinata che conduce al secondo piano. Dopo averla lasciata sulla sinistra il percorso da seguire prosegue, sempre al primo piano, tra i corridoi e le cellette dei frati da essi servite. In questi ambienti da restaurare, che hanno comunque il fascino della rovina, le scene riguardano Betlemme al tempo della Natività di Gesù Cristo e sono popolate da numerosi figuranti in costumi storici interpretano i soldati romani, popolani, commercianti e artigiani.
L’ordine in cui le scene si susseguono è il seguente: la Piazza con il pozzo, la filatrice, la canestraia, la lavandaia; il mercato, che occupa buona parte del corridoio; le attività artigiane, commerciali e domestiche ospitate nelle cellette dei monaci, quali la latteria, la bottega del fabbro, la frutteria, la falegnameria, l’osteria, la bottega del mugnaio, il forno, la stalla, la casa del calzolaio, la bottega dei vasai. Infine, in un’ulteriore cella situata presso la testata del corridoio che segna il termine del percorso di visita, è ambientata la scena della Natività, davvero emozionante e finemente curata nei dettagli. (notiziecomuniitliani.it)