LE IMPRESE IN PUGLIA PREVEDONO 21.200 ASSUNZIONI A NOVEMBRE

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Nonostante una congiuntura economica in frenata e il clima di incertezza causato dalla situazione geopolitica, l’occupazione continua a crescere. Le previsioni del Bollettino Excelsior, realizzato da Unioncamere e Anpal, confermano il momento positivo: a novembre sono oltre 430mila le assunzioni previste dalle imprese, in aumento del 12,6% rispetto all’anno precedente (+48mila ingressi preventivati).

L’incremento nell’industria è dell’8,8% rispetto all’anno scorso. Bene le costruzioni (+10,7%), la meccatronica (+13,2%), e la moda (+28,5%).  Complessivamente le assunzioni programmate nell’industria sono 131.450 nel mese considerato, 400.030 nel trimestre novembre 2023 – gennaio 2024. Bene anche i servizi (+14,3%), specie nei comparti alloggio, ristorazione e turismo (+28,3%), e media e comunicazione (26,8%).  Complessivamente le entrate programmate sono 299.070 a novembre e 902.600 nel trimestre novembre 2023 – gennaio 2024.

In Puglia, a novembre, le imprese hanno in programma di rendere disponibili 21.200 posizioni lavorative (+2.660 rispetto a novembre 2022), mentre sono 61.780 quelle previste nel trimestre novembre 2023-gennaio 2024 (+3.860 in confronto al trimestre dell’anno precedente). Bari è tra le dieci province italiane con più entrate previste a novembre (9.840).  

I lavoratori e le lavoratrici in entrata per provincia sono:

Foggia     2.730

Bari          9.840

Taranto    2.610

Brindisi    1.750   

Lecce      4.270

Il Borsino delle professioni di Excelsior riporta tra le figure professionali pressoché introvabili gli operai specializzati del tessile e dell’abbigliamento (sono difficili da reperire l’80,8% dei profili ricercati), gli operai specializzati addetti alle rifiniture delle costruzioni (74,5%), i fonditori, saldatori, lattonieri, calderai, montatori di carpenteria metallica (71,9%) e i fabbri ferrai costruttori di utensili (70,8%).

Aumenta più della media (+21,1%, +15mila rispetto allo stesso periodo del 2022) la domanda di lavoratori immigrati che riguarda 88mila contratti programmati nel mese, pari al 20,5% del totale delle entrate.