EDITORIALE DELLA DOMENICA. FIERA DI OTTOBRE DEL GARGANO: QUALI RISULTATI ATTESI?

0
607

In attesa dell’evento della Fiera di Ottobre del Gargano che potrebbe essere il primo step per una manifestazione importante per San Nicandro ma anche di tutto il Gargano che si proietti nel tempo come punto di riferimento di tutto il territorio garganico ma anche dell’intera Capitanata, si vuole analizzare gli obiettivi e i risultati attesi dall’evento fieristico.

Innanzitutto le fasi del progetto che riguardano il coinvolgimento delle scuole da interessare per il progetto formativo (calendario formazione nel Borgo, visite guidate nella masseria didattica), l’incontro nelle scuole per diffondere, sia ai ragazzi che agli insegnanti, il senso dell’evento e i relativi contenuti: – la dieta mediterranea e gli aspetti nutrizionali e igienico sanitari: la piramide degli alimenti, mangiar bene e viver sano, le produzioni tipiche: il “chi è” degli alimenti, – conoscenza del territorio di San Nicandro Garganico con le sue tipicità, tradizioni e le sue produzioni, l’ambiente rurale e l’ecologia, – conoscenza della stagionalità di una produzione, o del percorso di filiera che si intende seguire; – realizzazione di eventi di sensibilizzazione cognitiva e visiva rispetto all’alimentazione, all’ambiente e al territorio.

Quali gli obiettivi e i risultati attesi? Il progetto si propone l’obiettivo generale di diffondere, favorire e migliorare la cultura alimentare e la conoscenza del territorio e delle sue produzioni agricole. Tale progetto mira ad avviare i destinatari (alunni delle scuole e in generale consumatori) all’assunzione di corrette abitudini alimentari dialogando con il mondo delle produzioni agricole e con le tradizioni culturali, storiche, ambientali del territorio che lo rappresenta.

Per gli alunni gli obiettivi specifici saranno: – promuovere una conoscenza consapevole dell’origine degli alimenti, e delle caratteristiche di alcuni di essi (produzioni tipiche DOP, IGP e biologiche) – sviluppare la conoscenza delle produzioni locali e la capacità di riconoscerle anche in relazione alla loro stagionalità; – promuovere la conoscenza del territorio e delle realtà agricole e del loro valore didattico;

Per i genitori e gli adulti in generale gli obiettivi specifici saranno: – far conoscere le attrattive locali; – trasferire alle nuove generazioni le tradizioni locali e le conoscenze in termini sociali dell’educazione alimentare; – stimolare e coinvolgere la partecipazione della comunità locale per consolidare la consapevolezza identitaria e stimolare l’educazione alimentare.

Per i docenti: – stabilire un coinvolgimento diretto con i genitori nella condivisione delle tematiche della sicurezza alimentare, del benessere e della conoscenza del proprio territorio e delle sue peculiarità produttive; – valorizzare i vicoli e le piazze del borgo e trasformarli in luoghi dove poter svolgere attività culturali; – stimolare gli insegnanti verso attività laboratoriali efficaci per l’educazione alimentare; – far conoscere le attività della rete delle masserie didattiche.

Per quanto attiene ai risultati cognitivi attesi: – acquisizione di conoscenze sugli aspetti nutrizionali e sulle corrette abitudini alimentari – acquisizione di conoscenze sulle principali produzioni locali e sulle caratteristiche di tipicità dei prodotti – riconoscibilità della stagionalità delle produzioni

Risultati comportamentali attesi – abilità di selezione nella scelta degli alimenti – assunzione di corrette abitudini alimentari (merenda in classe, dieta equilibrata) – cura e protezione dell’ambiente.

Si evince chiaramente un cambio di passo che vuole proiettare la fiera in una dimensione per ampia territorialmente ma, soprattutto, la sicurezza alimentare del proprio territorio e la valorizzazione delle proprie risorse. Un traguardo ambizioso che può e deve essere raggiunto.

Il Direttore