Come già anticipato, Civico 93 da oggi lunedì 21 agosto e per l’intera settimana, Civico 93 pubblicherà informazioni su alcune grotte di San Nicandro, quelle più conosciute per dar modo a quanti non ne sono ancora a conoscenza della potenzialità di un territorio che può benissimo coniugare turismo, cultura ed economia.
Dalla S.S. Garganica n. 89 poco prima del km 33, in località Lampione, si stacca ima carrareccia che, superati i binari della Ferrovia Garganica, si inoltra nella direzione Nord-Est per circa un chilometro. Poco prima del termine della Carrareccia, sulla sinistra a pochi metri dalla stessa, si apre la grotta il cui ingresso, pur evidente, è in parte nascosto da un folto sviluppo di sterpi e di arbusti. La grotta non è segnata sulla carta. Inizialmente la grotta si apriva con una imboccatura di tipo “a grava”. Alfine di sfruttare il vaso salone come ricovero per gli animali l’imbocco della cavità, diversi anni addietro, fu fatto parzialmente saltare e venne ricavata una scala in pietra terminante con un breve pendio detritico che porta proprio al centro della grande sala superiore.
La cavità, conosciuta come grotta delle “Striare” (Streghe) mi era stata segnalata come di scarso interesse forse perché facilmente accessibile e composta di un’unica sala sufficientemente rischiarata dalla luce esterna.
In realtà anche a voler considerare la sala parte superiore, che era l’unica conosciuta, la grotta è senz’altro la più vasta di quelle visitate e in definitiva è stata quella che ha riservato, come spesso accade, le sorprese maggiori.