“IL SILENZIO NUTRE LE MAFIE”, TORNA IL TEATRO CIVILE DI “LEGAMBIENTE” E “LIBERA”

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Con il titolo “il silenzio nutre le mafie” torna il Teatro Civile festival, alla sua IX edizione, con cinque eventi che narrano di mafia e d’antimafia. La rassegna si propone come evento culturale preparatorio della “Giornata della memoria e dell’impegno in ricordo delle vittime innocenti delle Mafie” del prossimo 21 marzo promossa dalla rete di Libera, che quest’anno vedrà Foggia centro nazionale della manifestazione. Per la seconda volta il festival è copromosso da Legambiente e Libera. “Legambiente mette a disposizione il suo festival teatrale a sostegno dell’iniziativa nazionale di Libera, al fine di rafforzare il presidio culturale e sociale contro il dilagare di questa forma cruenta e pervasiva di mafia che caratterizza il paesaggio criminale della Capitanata”, così l’associazione ambientalista spiega la scelta per voce del direttore del festival Franco Salcuni, che motiva anche il titolo questa edizione: “Abbiamo titolato “Il silenzio nutre le Mafie” perché questa mafia, come tutte le altre, resiste e cresce grazie al silenzio che la circonda, frutto a volte di paura, di sottovalutazione e persino, in alcuni casi, di complicità. Quel silenzio speriamo che cominci a incrinarsi”.

Siamo contenti di replicare questa collaborazione con Legambiente, parte integrante della rete di Libera, in un anno così importante”, spiega Libera per voce del Referente Provinciale di Foggia Salvatore Spinelli. “Affronteremo tematiche importanti che ci porteranno ad approfondire ancor di più le specificità delle mafie di Capitanata, a comprenderle e a farle conoscere e lo faremo utilizzando uno strumento importante e diretto come quello del Teatro. Allo stesso tempo, così come abbiamo ribadito più volte nello spiegare la scelta di Foggia come centro nazionale della giornata, daremo valore ed ancor più visibilità a delle realtà che in questo territorio operano ogni giorno per costruire bellezza ed impegno.”

Si parte da Monte Sant’Angelo l’8 marzo, giornata internazionale della donna, con un doppio appuntamento in collaborazione con il Gruppo Donne Tilak: un incontro intitolato “Il Coraggio delle Donne”, dove interverranno la vice presidente nazionale di Libera Daniela MarconeMariateresa Imparato, presidente di Legambiente Campania e Silvia di Iasio, presidente di Gruppo Donne Tilak, ma anche due madri, Luisa Lapomarda e Rosa Guerra Ciavarrella, che stanno chiedendo verità e giustizia per i giovani figli vittime di lupara bianca; segue uno spettacolo composto di tre brevi monologhi teatrali, sotto il titolo “Fat(t)e di Mafia”, messi per la prima volta in scena dall’attrice pugliese Giusy Frallonardo.

Il 10 marzo invece tocca a Pierluigi Bevilacqua portare sul Palco del Teatro Umberto Giordano di Foggia il monologo “Frichigno”, che racconta Foggia con gli occhi di chi la ama e proprio per questo ne racconta sia le luci che le ombre.

Il 16 marzo si torna a Monte Sant’Angelo per un forum su “Mafia e Politica”, con la partecipazione, tra gli altri, del presidente nazionale di Libera, don Luigi Ciotti affiancato sul palco da Salvatore Spinelli, referente provinciale di Libera, Nino Morabito, responsabile nazionale Ambiente e Legalità di Legambiente, Franco Salcuni, presidente di Legambiente FestambienteSud e il giornalista Piero Paciello, direttore del quotidiano l’Attacco.

Si chiude il 17 marzo, sempre a Monte Sant’Angelo, con lo spettacolo “Il Testimone”, messo in scena dagli attori Bebo Storti e Fabrizio Coniglio, che racconta l’assassinio del giudice trapanese Giacomo Ciaccio Montalto e le vicende processuali che ne seguirono. Autori del testo teatrale sono il suo collega magistrato Mario Alberighi e lo stesso Fabrizio Coniglio.

Il festival è promosso da Legambiente e Libera, con la collaborazione del Teatro Pubblico Pugliese, e inserito tra le attività del progetto FestambienteSud 2017-19 sostenuto nell’ambito dell’avviso triennale per lo spettacolo dal vivo della Ragione Puglia, Fondi di Coesione 2014-20. Si ringrazia l’associazione Gruppo Donne Tilak e il Comune di Monte Sant’Angelo.

 Per aggiornamenti www.festambientesud.it

PROGRAMMA COMPLETO E SCHEDE ARTISTICHE

Teatro Civile Festival

IX edizione

 8 Marzo 2018 a Monte Sant’Angelo

in collaborazione con Gruppo Donne Tilak

 ore 18.30, sala conferenze delle clarisse

incontro

IL CORAGGIO DELLE DONNE

Donne che lottano contro le mafie, o che semplicemente chiedono giustizia invece che vendetta.

Con Daniela MARCONE, vicepresidente nazionale di Libera, Mariateresa IMPARATO, presidente di Legambiente Campania, Silvia DI IASIO, presidente del Gruppo donne Tilak, le signore LUISA LAPOMARDA e Rosa GUERRA CIAVARRELLA, madri di Francesco Armiento e Alessandro Ciavarrella, vittime di lupara bianca.

(ingresso libero)

 ore 20.30, auditorium delle clarisse

spettacolo

FAT(T)E DI MAFIA

Recital di GIUSY FRALLONARDO.

“Fat(t)e di Mafia” è un racconto che mette al centro la resistenza e la resilienza delle donne. Un racconto che parla di Puglia, di criminalità, di sopraffazione e della capacità di reagire che hanno le donne, ad una vita che non hanno scelto e che le ha schiacciate e le ha travolte. Tre monologhi, tre punti di vista diversi ed un unico punto in comune: la violenza. Quella dei clan, quella degli uomini, quella del branco. Maria, Palma e Palmina narrano di una Puglia diversa fatta di donne forti e protettive, di maternità e di sconfitta. “Fat(t)e di Mafia” mette gli spettatori dinanzi all’evidenza di un territorio difficile eppure così crudelmente indimenticabile.

(ingresso libero)

10 Marzo 2018 a Foggia

 ore 21, teatro umberto giordano

spettacolo

FRICHIGNO

Di Enrico Cibelli.

Diretto e interpretato da PIERLUIGI BEVILACQUA.

Produzione Piccola Compagnia Impertinente, in collaborazione con LIBERA CONTRO LE MAFIE.

Un monologo a più voci, a volte la stessa voce. Uno spettacolo che parla di Foggia, la città dove siamo nati e alla quale siamo legati a doppia mandata. Andata e ritorno dalla città abituata a indossare la maglia nera del Sole24ore. Una dichiarazione d’amore quanto di guerra, che per raccontare la nostra terra si affida a due leggendarie personalità degli anni ‘90: Zdeneck Zeman e Kurt Cobain. Frichigno è un pastiche teatrale che prende il nome da una parola usata dai bambini foggiani quando, durante una qualsiasi partita di calcio in strada, il portiere tocca la palla con le mani, fuori dalla sua area. Cercando di non farsi vedere dagli altri. Frichigno è il grido di un uomo innamorato della propria città.

(ingresso con – ticket info 3206212489/08811961158)

16 Marzo 2018 a Monte Sant’Angelo

 ore 18.30, auditorium delle clarisse

Forum

MAFIA E POLITICA

Contatti, corruzione, complicità e compromessi: la relazione tra mafia e politica è zona grigia, perché area intermedia tra le istituzioni e gruppi criminali ma anche perché resta ancora coperta e poco conosciuta.

Incontro con don LUIGI CIOTTI, presidente nazionale di Libera, Nino MORABITO, responsabile nazionale Legambiente Ambiente e Legalità, Piero PACIELLO, Direttore quotidiano l’Attacco, Salvatore SPINELLI, referente provinciale di Libera. Coordina Franco SALCUNI, presidente di Legambiente FestambienteSud.

17 Marzo 2018 a Monte Sant’Angelo

 ore 20.30, auditorium delle clarisse

spettacolo

IL TESTIMONE

di e con BEBO STORTI (voce recitante) e FABRIZIO CONIGLIO (voce recitante).

Testi di Mario Almerighi e Fabrizio Coniglio.

Una produzione Tangram Teatro, in collaborazione con Gershwin Spettacoli.

Lo spettacolo racconta l’episodio dell’assassino del magistrato Giacomo Ciaccio Montalto, impegnato nell’indagare i rapporti fra mafia di Trapani e narcotrafficanti. Ciaccio Montalto è il primo magistrato che si impegna con grande professionalità contro la mafia del trapanese, legata a filo doppio con quella americana. Il 25 gennaio del 1983 viene barbaramente assassinato mentre da solo sta per scendere dalla sua auto, davanti a casa sua a Val D’Erice. Nel 1993 Andreotti è messo sotto processo per concorso esterno in associazione mafiosa. Le intromissioni dei vertici più alti delle istituzioni del nostro paese, con lo spostamento del processo Montalto, rallenteranno terribilmente il cammino verso la verità su quella morte. Chi fu a volere lo spostamento di quel processo? Il giudice Carnevale, per mano dell’allora Ministro degli Esteri. Un esempio concreto di trattativa? Venti anni dopo la morte di Ciaccio Montalto, il giudice Mario Almerighi, a cui Giacomo aveva confidato le sue paure e le sue indagini, decide di testimoniare su quanto a sua conoscenza al Processo Andreotti: sente di doverlo a Giacomo per il suo coraggio, per la loro amicizia, per la verità. Almerighi, che per anni ha cercato giustizia per Giacomo, sarà l’unico in Italia ad aver vinto una causa contro l’ex senatore a vita, proprio riguardo quei fatti del 1983.

 

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