ISTRUZIONE: ISTITUIRE FONDO SOLIDARIETA’ PER GITE SCOLASTICHE

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La proposta di legge prevede anche di estendere l’utilizzo della “Carta della cultura Giovani” ai viaggi di istruzione e di estendere la gratuità dei libri di testo per tutti gli studenti che frequentano fino all’ultimo anno di obbligo scolastico e appartenenti a nuclei familiari con ISEE fino a 35mila euro

Istituire un Fondo di solidarietà per i viaggi di istruzione nello stato di previsione del Ministero dell’istruzione e del merito che lo ripartisce, sulla base dell’indice di disagio sociale, tra i diversi istituti di scuola secondaria di secondo grado (garantendo la gratuità del viaggio agli studenti con ISEE inferiore ai 7.500 euro); estendere l’utilizzo della “Carta della cultura Giovani” ai viaggi di istruzione; estendere la gratuità dei libri di testo per tutti gli studenti che frequentano fino all’ultimo anno di obbligo scolastico e appartenenti a nuclei familiari con ISEE fino a 35mila euro. Sono questi i punti principali della proposta di legge “Disposizioni concernenti il concorso statale al finanziamento della spesa per la partecipazione a viaggi di istruzione e la fornitura gratuita dei libri di testo” presentata alla Camera da Elisabetta Piccotti (Avs) e assegnata in sede referente alla VII commissione.

“I viaggi di istruzione, comunemente chiamati gite scolastiche, stanno diventando troppo costosi per molte famiglie, ormai già da diverso tempo”, spiega la Piccolotti. “Quest’anno, a causa dei rincari generalizzati, gli operatori turistici hanno aumentato i prezzi dei viaggi d’istruzione, creando una spaccatura all’interno delle classi tra studenti che possono permettersi di partecipare e studenti che non possono. I viaggi di istruzione o visite didattiche sono parte dell’offerta formativa, non sono un momento di svago. Sono un momento di istruzione ed educazione, nel quale si va a visitare una località che presenta vari elementi di interesse. Può essere un luogo artistico o un luogo di rilevanza storica o un luogo di rilevanza sociale. L’articolo 34 della Costituzione definisce la scuola aperta a tutti. Ciò implica che deve offrire veramente a ogni studente le stesse opportunità. Tra queste di sicuro vanno comprese anche le uscite didattiche. Ma questi viaggi spesso non sono per tutti, soprattutto a causa dei loro costi. Alcuni istituti scelgono di partecipare a viaggi di istruzione che prevedano destinazioni in Italia, generalmente più economiche – anche se si parla comunque di una spesa di 400 euro per una gita – e che siano più vicine ai bisogni degli studenti meno abbienti. Una soluzione che prevede, a volte, anche viaggi più brevi. Altre scuole, invece, mettono a disposizione delle famiglie un ‘Fondo di solidarietà’ per sostenere la partecipazione degli studenti alle iniziative didattiche. Lasciare ai singoli istituti l’onere di stabilire come gestire questo problema non garantisce il diritto allo studio dei ragazzi e incrementa le differenze”.

In base alla pdl, inoltre, per consentire agli studenti con disabilità di prendere parte al viaggio di istruzione, gli istituti scolastici possono utilizzare la parte del fondo loro spettante per garantire la presenza degli assistenti all’autonomia e alla comunicazione e l’utilizzo di mezzi di trasporto idonei a permettere ai ragazzi con disabilità di viaggiare. Se il Fondo non dovesse essere sufficiente a coprire tutte le domande, il consiglio di istituto può deliberare di utilizzare contributi volontari delle famiglie. Il relativo onere viene compensato

dal maggior gettito derivante dalla previsione dell’immediata entrata in vigore della tassa sulle bevande zuccherate (Sugar tax).

Piccolotti ricorda inoltre che “la ‘Carta della cultura Giovani’ è destinata a tutti i residenti nel territorio nazionale in possesso, ove previsto, di permesso di soggiorno in corso di validità, appartenenti a nuclei familiari con ISEE non superiore a 35.000 euro, ed è assegnata e utilizzabile nell’anno successivo a quello del compimento del diciottesimo anno di età. Può essere utilizzata per l’acquisto di biglietti per rappresentazioni teatrali e cinematografiche e spettacoli dal vivo; libri, abbonamenti a quotidiani e periodici anche in formato digitale; musica registrata, prodotti dell’editoria audiovisiva; titoli di accesso a musei, mostre ed eventi culturali, monumenti, gallerie, aree archeologiche e parchi naturali; nonché per sostenere i costi relativi a corsi di musica, di teatro, di danza o di lingua straniera”. In base alla proposta di legge si aggiunge a questo elenco anche i viaggi di istruzione.