AREA GARGANICA SOTTO I RIFLETTORI DEL MONDO, MOMENTO GIUSTO E NUOVE RETI PER L’OFFERTA TURISTICA

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“Per il lavoro che è stato fatto, e per lo straordinario risultato di essere andata vicino alla vittoria, complimenti al sindaco D’Arienzo e a tutta la squadra che ha portato Monte Sant’Angelo a un passo dal diventare Capitale della Cultura Italiana 2025. Nel 2024, la città di San Michele sarà Capitale della Cultura della Puglia, come da regolamento regionale che promuove le città pugliesi la cui candidatura nazionale arriva fino alla fase finale. E’ una straordinaria opportunità. Il consorzio degli operatori turistici del Gargano farà per intero la sua parte”. E’ questo il commento di Bruno Zangardi, presidente del consorzio degli operatori turistici Gargano Ok, all’entusiasmante percorso compiuto dalla città dei due siti Unesco negli ultimi mesi, fino alla proclamazione di Agrigento avvenuta a Roma il 31 marzo.

“Sul dossier della candidatura di Monte Sant’Angelo hanno lavorato intelligenze, professionalità e risorse creative di tutta la provincia di Foggia e non solo”, ha aggiunto Zangardi. “Quel lavoro non andrà perso, anzi, potrà dare una direzione strategica ad azioni di sviluppo e programmi capaci anche di ampliare le interconnessioni tra i territori, penso al ruolo della città nell’offerta turistico-culturale del Gargano, alla sua centralità nell’Area Interna dello stesso territorio e nei piani del Gal e del Parco Nazionale. In più, all’orizzonte c’è il Giubileo 2025: questa candidatura apre le porte a un rilancio in grande stile di Monte e di tutto il Gargano”.

I CAMMINI. Proprio il Giubileo 2025, che avrà inizio il 24 dicembre 2024 quando papa Francesco spalancherà la Porta Santa di San Pietro, porterà in Italia milioni di fedeli da tutti i continenti. Il mondo conta 1 miliardo e 400 milioni di cattolici. Si prevede una forte ripresa dei pellegrinaggi, dei cammini della fede e della spiritualità. “E il Santuario di San Michele, a Monte Sant’Angelo, da secoli è una delle mete più importanti di quei cammini. La candidatura a Capitale Italiana della Cultura ha proiettato Monte verso il futuro che è programmazione, visione su un orizzonte più ampio dal punto di vista culturale e delle strategie di sviluppo. Per questo motivo tutto il lavoro fatto in questi mesi è un punto di partenza utilissimo, fondamentale”, ha spiegato Zangardi.

GLI OPERATORI TURISTICI. “Guardiamo avanti, dunque, e iniziamo a prepararci. Lo stanno già facendo i nostri associati di Rodi Garganico, San Menaio, Peschici, Vieste, Monte Sant’Angelo, Mattinata, San Giovanni Rotondo e Torre Mileto. Dalla costa dobbiamo guardare anche verso l’area interna, rivolgendo attenzione ai borghi, al loro patrimonio di chiese, santuari, aree archeologiche e naturalistiche, a tutto ciò che può costruire una rete di cammini che porti viaggiatori, turisti e pellegrini a conoscere e apprezzare tutto il Gargano e l’intera provincia”.