Nel libro “Il mondo magico della medicina popolare” si parla del fantastico viaggio nel mondo della tradizione. San Nicandro è presente in questo testo, datato 1997, quando si parla del lupo mannaro che, in dialetto sannicandrese, è meglio conosciuto come “lupunar”.
Ecco come ne parla l’autore Nino Modugno.
La licantropia è un’alterazione del sistema nervoso che fa credere al malato di essere trasformato in un animale selvatico. In Italia il paziente crede di diventare un lupo, in Giappone una volpe, in Sudamerica un giaguaro. E del lupo il paziente italiano imita l’ululato, da cui il nome di lupo mannaro e “lupunar” in dialetto.
Una malattia particolare, spesso posta in relazione con le potenze infernali, tanto che i termini “lupo mannaro” e “indemoniato” sono stati impiegati per secoli come sinonimi. E’ quindi normale che della licantropia si siano occupate le tradizione popolari che hanno cercato di trovare idonee misure preventive e terapeutiche.
La prevenzione di questa affezione è demandata non al paziente ma ai suoi genitori che devono osservare la castità il 24 e il 25 marzo. Il bambino natio il 24 dicembre sarebbe sicuramente lupo mannari come si credeva nella città di San Nicandro Garganico.
La terapia prevede solo un rimedio temporaneo. Esce da una crisi di licantropia il soggetto che sia stato punto in maniera tale che sia fuoriuscito del sangue.