Ecco i 101 Comuni che hanno deciso di scrivere al Presidente della Repubblica per chiedere di fermare l’autonomia differenziata.
Capurso, San Giuliano Del Sannio , Cinquefrondi , Guardiaregia , Conia, Castellino Sul Biferno, Alberobello, Craco, Giovinazzo , Grumo Appula, Spinazzola, Cellamare , Mattinata, Castelbuono, Binetto, Ordona , Craco, Conversano, San Mauro Castelverde, Caivano , Casagiove , Licata , Celle San Vito, Pagliara, Bivona, Fiumedinisi, Erice, Francavilla di Sicilia, Galati Mamertino, Buscemi, Raccuja, Sutera, San Marco D’Alunzio, Novara di Sicilia, Ferlo, San Salvatore di Fitalia, Prizzi , Ruvo di Puglia, Favara , Bompietro, Lucca Sicula , Castell’Umberto, Castel di Lucio, Acquaviva delle Fonti, San Paolo Albanese , Crispiano, Laterza, Verbicaro, Matera , Bisceglie, Alessandria della Rocca, Irsina, San Severo, Lucera, Isola di Capo Rizzuto, Cassano Murge , Casali del Manco , Santo Stefano Quisquina , Corato, Santeramo in Colle, Salcito, Acquappesa, Firmo, Pozzallo, Tursi, Terlizzi, Buccheri, Noicattaro, Campodipietra, Agrigento, Santa Domenica Talao, Naro, Ribera, Gravina in Puglia, Polizzi Generosa , Trepuzzi, Resuttano , Margherita di Savoia , Casalvecchio di Puglia, Sennariolo, Castrofilippo, Petralia Soprana , Cariati, Petralia Sottana, Roseto Capo Spulico , Serracapriola, Lizzano, Acate, Geraci Siculo, Pollina, Castelpoto, Monterosso Almo, San Paolo di Civitate, Valledolmo, Caprarica di Lecce, Cassano all’Ionio, San Chirico Nuovo, Tortora
NO ALLO “SPACCA ITALIA”. I SINDACI SI AUTODENUNCIANO
La Rete di sindaci Recovery Sud esprime solidarietà nei confronti delle redazioni del Mattino e del Messaggero. Le due testate sono state oggetto di minacce di diffamazione da parte del ministro Roberto Calderoli che si è sentito “offeso” dall’espressione “riforma Spacca Italia” a proposito della bozza di riforma sull’autonomia differenziata.
Noi riteniamo che la libertà di critica e di informazione vada sempre rispettata se non scade nell’offesa personale o nel turpiloquio, e non è questo il caso. E poiché anche noi riteniamo che l’autonomia differenziata possa determinare profonde spaccature in un Paese già diviso da troppo tempo, siamo pronti ad autodenunciarci affermando che si, l’autonomia differenziata rischia di spaccare l’Italia e noi siamo molto preoccupati.
Chiediamo che il ministro dimostri con i fatti la sua volontà di non creare ulteriori fratture ritirando la bozza e aprendosi a un confronto serio con i Comuni per la realizzazione condivisa di riforme che possano portare a una crescita armonica di tutto il Paese, attuando il dettato costituzionale a cominciare dal principio di coesione nazionale. (Recovery sud)