INCONTRO DI STUDI “VILLA NOSTRA PRECINA”

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In occasione degli 800 anni dal primo soggiorno imperiale ad Apricena (dicembre 1222-dicembre 2022), un incontro di studi intende rileggere gli itinerari e i soggiorni dell’Imperatore in Capitanata, il sistema insediativo federiciano nella regione (fra castra, domus e masserie), le imprese costruttive di epoca sveva (laiche e religiose), i quadri sociali e produttivi della prima metà del XIII secolo. “Villa nostra Precine” è il titolo che il Centro Studi per il Medioevo di Capitanata e Mezzogiorno d’Italia ha dato all’incontro di studi che si svolgerà, dalle ore 16.00 alle ore 20.00, il 16 dicembre 2022 presso l’Aula Magna dell’Istituto d’Istruzione Superiore “Federico II”, con il patrocinio dell’Assessorato alla Bellezza del Comune di Apricena ed in collaborazione con l’Istituto d’Istruzione Superiore “Federico II”. Dalle datazioni cronologiche apposte sui documenti emanati dalla burocrazia imperiale, Apricena, dopo Foggia, è la località di Capitanata con il maggior numero di presenze attestate dalle fonti. Nel 1222 Federico II vi celebra il Natale e si trattenne ad Apricena dal 20 dicembre al 10 gennaio, per poi ripartire per Capua. I soggiorni apricenesi saranno poi moltissimi tra il 1222 ed il 1243, decenni in cui il “puer Apuliae” nella sua domus solatiorum prediletta emanò privilegi, concedette immunità, celebrò processi, ma soprattutto celebrò le festività natalizie e pasquali. Durante questi soggiorni, spesso non collegati solo all’esercizio dell’autorità imperiale, Federico II era accompagnato dalla sua corte e quindi sono attestate ad Apricena le presenze di Pier delle Vigne, illustre uomo politico e letterato della scuola siciliana, e di Hermann von Salza, leggendario cavaliere e gran maestro dell’ordine ospedaliero teutonico di Gerusalemme, abilissimo diplomatico nei rapporti tra l’Imperatore ed il Papa.

Sull’evento, Il Sindaco di Apricena, Ing. Antonio POTENZA, e l’Assessorato alla Bellezza, Inss. Anna Maria TORELLI e Carla ANTONACCI, hanno detto: “Con grande piacere esprimiamo il nostro plauso per il lavoro sinergico tra Amministrazione, Università, Enti e Soggetti Pubblici e privati che si è compiuto al fine di realizzare tale manifestazione. Il nostro pensiero, in questi anni, è sempre stato quello di guardare alla conservazione del patrimonio storico, artistico, culturale della nostra città in quanto dovere civile. Questo è significato per noi proteggere le specificità che connotano i nostri luogo, la nostra gente e tramandare la nostra memoria. La nostra origine federiciana è evidente a partire dal nome della nostra città, la quale è sempre stata e sarà spazio capace di custodire le proprie peculiarità e, nel contempo, sarà disponibile a interfacciarsi con la ricchezza multiculturale di nuove integrazioni. La nostra è una ricchezza che oltrepassa il contemporaneo per costruire la storia futura. Si ricordino, a tale proposito, le straordinarie parole di Claude Lévi-Strauss: “Più preziosa ancora di una sinfonia od un poema, la città si pone alla confluenza della natura con artificio. Essa è nello stesso tempo oggetto di natura e soggetto di cultura; individuo e gruppo; vissuta e sognata; cosa umana per eccellenza”.

Alla cerimonia di apertura, presieduta dalla Preside Alessia Colio, porteranno i loro saluti Antonio Potenza, Sindaco di Apricena, al quale seguiranno gli indirizzi di saluto di Anna Maria Torelli, assessore alla bellezza del Comune di Apricena, Carla Antonacci, assessore alla bellezza del Comune di Apricena, Anita Guarnieri, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia, Donatella Pian, Soprintendenza Archeologia, Belle arti e Paesaggio per le province di Barletta-Andria-Trani e Foggia Giuseppe Di Perna, Presidente del Centro Studi per il Medioevo di Capitanata e Mezzogiorno d’Italia, Alessandro Strinati, presidente dell’Associazione storico culturale “Imperiales Friderici II – Foggia”, Walter di Perro. Moderati da Giuseppe Di Perna, Presidente del Centro Studi per il Medioevo di Capitanata e Mezzogiorno d’Italia, presenteranno i loro studi all’incontro: Pasquale Corsi, Società di Storia Patria per la Puglia, che relazionerà su “Federico II ed Apricena: una rassegna delle fonti”, Pasquale Favia, Università degli Studi di Foggia, che relazionerà sui “Paesaggi di Capitanata in età sveva: gli stanziamenti regi, i sistemi agropastorali, le relazioni insediative”, Roberta Giuliani, Università degli Studi di Bari, e Nunzia M. Mangialardi, REFIN Regione Puglia, che relazioneranno su “I cantieri svevo-angioini di Capitanata”, Giuliana Massimo, Società di Storia Patria per la Puglia, che relazionerà su “Il palazzo imperiale di Foggia”, Alessandro Strinati, presidente dell’Associazione storico culturale “Imperiales Friderici II – Foggia”, e Walter Di Pierro, Associazione storico culturale “Imperiales Friderici II – Foggia”, che relazioneranno su “COMPATRES SUEVAE AETATIS”, I cavalieri tedeschi e gli arcieri saraceni tra fonti e ricostruzioni storiche. Quali che siano state le motivazioni di Federico II – spiega il Prof. Pasquale Corsi – appare incontrovertibile la predilezione di Federico II per la Puglia e per la Capitanata in particolare. Ciò viene comunemente collegato a quel celebre appellativo di puer Apuliae; egli stesso, anzi, amava definirsi, più semplicemente, unus ex Apulia. A tal proposito, mi limito a citare una “profezia” attribuita a Michele Scoto, il celebre astrologo di corte, che concludeva la sua visione affermando: ”Et puer Apuliae terras in pace tenebit”.