“E’ emergenza ambientale nelle acque della Laguna di Lesina. Qui sta morendo tutto. Bisogna intervenire subito”. A lanciare l’allarme è il sindaco della città lacustre, Primiano Di Mauro, che nella giornata di ieri ha inviato un’informativa urgente alla Regione Puglia, alla Provincia di Foggia, all’Ente Parco del Gargano, oltre che all’Asl di Foggia per i rischi ambientali e sanitari connessi. “Negli ultimi giorni abbiamo accertato un disastro ecologico senza precedenti, caratterizzato dal verificarsi di numerose morie di specie ittiche per acclarataanossia, non se ne sta salvando una” fa sapere il sindaco, che punta il dito contro “la mancata pulizia del fondali nonché dei canali affluenti il lago che non garantiscono l’apporto idrico necessario all’ossigenazione delle acque”.
In data 24 ottobre, su segnalazione, l’Amministrazione, unitamente all’U.T.C. ed alla Polizia Municipale, supportata da tecnici esperti in materia di gestione dei sistemi di regimentazione del flusso delle acque dei canali a marea, ha effettuato apposito sopralluogo presso la foce del canale “Schiapparo”, uno dei due condotti che ancora consente ad oggi, assieme al canale “Acquarotta” il ricambio idrico della Laguna. “Abbiamo rilevato la completa ostruzione delle griglie della chiusa, un avanzato stato di fatiscenza del sistema idraulico di sollevamento, con particolare riferimento alle parti meccaniche ed elettriche, l’assenza del generatore e di ogni altra apparecchiatura necessaria al funzionamento dell’impianto.
È un disastro” denuncia il sindaco. L’U.T.C. sta provvedendo ad una prima sommaria stima dei costi necessari. “Acclarata la gravità della situazione ambientale della Laguna di Lesina – conclude il primo cittadino – esorto tutti gli enti istituzionali che hanno competenza, dal sottoscritto debitamente informati, ad intervenire con la massima urgenza, anche immaginando l’apertura di un’altra foce, al fine di evitare un disastro ecologico di dimensioni incalcolabili. La Laguna è una risorsa di inestimabile valore, paesaggistico, ambientale, ecologico ed economico. Veder morire il suo patrimonio ittico, ora dopo ora, è un segnale di allarme preoccupante, è una vera e propria invocazione della natura ad interventi immediati. Non c’è tempo da perdere. Qui è già quasi tutto morto”.