CINGHIALI: RAID IN CAMPI BROCCOLETTI IN CAPITANATA MA C’E’ UNA SOLUZIONE POSSIBILE

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Raid nei campi in provincia di Foggia con i cinghiali che divorano e distruggono intere colture, aggravando lo scenario di crisi delle aziende agricole strette tra crollo dei raccolti a causa della siccità e il caro energia con l’aumento esponenziale dei costi di produzione. E’ l’ennesima denuncia di Coldiretti Puglia, dopo le scorribande dei cinghiali nei campi di broccoletti tra Rignano Garganico e San Marco In Lamis, per cui è urgente che gli ATC individuino e costruiscano i distretti di gestione e i settori di prelievo, dopo la delibera della Giunta della Regione Puglia che ha approvato il disciplinare per la gestione della “Caccia di Selezione” a cinghiali, cervidi e bovidi in Puglia, fortemente voluto dalla Coldiretti che ha contributo a scriverne le linee guida, che permette di prendere parte alle operazioni di riduzione del numero degli animali selvatici anche agli agricoltori provvisti di tesserino di caccia, ai cacciatori abilitati, guardie venatorie e ambientali volontarie, guardie giurate, a patto che siano appositamente formati.

La proliferazione senza freni dei cinghiali sta compromettendo l’equilibrio ambientale di vasti ecosistemi territoriali anche in aree di elevato pregio naturalistico. I cinghiali raggiungono i 180 centimetri di lunghezza, possono sfiorare i due quintali di peso e hanno zanne che in alcuni casi arrivano fino a 30 centimetri risultando assimilate a vere e proprie armi dalle conseguenze mortali per uomini e animali oltre a diventare strumenti di devastazione su campi coltivati e raccolti.

Intanto, alcuni giorni fa, si è tenuto in Prefettura di Foggia il tavolo istituzionale sull’emergenza cinghiali, convocato dal Prefetto su sollecitazione dello del sindaco di San Nicandro Garganico Matteo Vocale, e dei sindaci di Lesina e Cagnano Varano.

Presenti i sindaci, le parti tecniche di Regione Puglia e ATC, Provincia di Foggia, Parco Nazionale del Gargano e ANAS. Un incontro ritenuto positivo in quanto l’assessorato all’Agricoltura della Regione Puglia, che stava già lavorando sul tema, ha preso impegni precisi, tra cui l’implementazione di maggiori unità di cacciatori da formare per il selecontrollo, la zonizzazione delle aree del Gargano esterne all’area Parco, l’inizio della caccia selettiva a conclusione della stagione venatoria ordinaria (gennaio). Inoltre, il Parco Nazionale del Gargano, che ha già  predisposto il piano, facendolo approvare dalla Regione, e seguirà ad attivarsi per il selecontrollo per l’area di propria competenza unitamente alla Regione mentre l’ANAS valuterà la possibilità di predisporre segnaletica dedicata sulle maggiori arterie di sua competenza.

Il Prefetto, infine, ha stabilito che ci sarà un tavolo permanente sul problema che, salvo emergenze ulteriori, si aggiornerà all’inizio di febbraio 2023, anche per valutare lo stato delle attività alla luce degli impegni e si arricchirà della partecipazione di altre autorità.