EDITORIALE DELLA DOMENICA, CITTA’ DARTE DELLA PROVINCIA, PERCHE’ NON SAN NICANDRO?

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Ieri Civico 93 pubblicava la notizia della riapertura del museo delle arti e tradizioni popolari “M. Capuano” di San Giovanni Rotondo, un museo che raccoglie le testimonianze sulle tradizioni, arti e mestieri della cittadina garganica che ha già un enorme flusso di turismo religioso e che vuole consegnare ai cittadini pezzi di storia con ulteriore flusso diversificato di presenze turistico sul territorio.

A tale proposito, viene naturale il discorso sulla nostra cittadina in merito alla programmazione culturale e turistico di San Nicandro Garganico

Si parla spesso di comuni turistici o di città d’arte anche perché tale requisito consente vantaggi a livelli e normative speciali regionali. I comuni ad economia prevalentemente turistica sono: Ischitella, Lesina, Isole Tremiti, Manfredonia, Mattinata, Peschici, San Giovanni Rotondo, Rodi Garganico, Vico del Gargano e Vieste. Le città d’arte sono: San Marco in Lamis, San Severo, Bovino, Cerignola, Lucera, Monte Sant’Angelo. Ovviamente, San Nicandro non è presente negli elenchi regionali.

Dal punto di vista dell’economia turistica non può essere che così, mentre la nostra cittadina sembra possa avere i requisiti per essere considerata città d’arte. Infatti, sono considerate città d’arte le località che possiedono almeno tre dei seguenti requisiti:

Insieme di edifici o di complessi monumentali riconosciuti di notevole interesse storico e artistico

Ampia presenza di opere d’arte singole o in collezioni

Presenza di almeno tre musei aperti al pubblico per almeno 8 mesi l’anno

Presenza di offerta di servizi culturali, quali biblioteche, emeroteche, raccolte di documenti, di rilievo provinciale relativi a materie storiche, artistiche o archeologiche

Presenza di attività culturali quali mostre, convegno, manifestazioni culturali o tradizionali svolte con il patrocinio della Regione Puglia o di altri enti locali.

Sul primo punto San Nicandro ha il suo castello, Devia e molti beni, sia all’interno del centro abitato che nel suo territorio. Sul terzo punto possiamo vantare il Museo Etnografico della civiltà contadina e il Museo della Transumanza (2 su tre). Sul punto quattro abbiamo la Biblioteca comunale che è seconda solo a quella della Magna Capitana di Foggia. Sul punto cinque durante l’anno si contano tante manifestazioni (anche quelle tradizionali). Purtroppo i due Musei sono chiusi, la biblioteca è chiusa e, ad oggi, non ci sono requisiti per essere iscritti nel registro delle città d’arte della Regione Puglia.

E’ un discorso di programmazione culturale della nostra città. Allora perché perdere altre occasioni per il rilancio di San Nicandro?

Il Direttore