Signor Direttore,
Ho preso spunto dalla sua lettera “Editoriale della Domenica”, per ringraziarla dell’interesse per la gente di San Nicandro, seria, rispettosa dell’altro e dell’ambiente in cui vive.
Il suo articolo provoca anche il mio interesse personale in quanto frequento la realtà sannicandrese da oltre 60 anni!
I cittadini meriterebbero e vorrebbero molto più di quanto si trovano a gestire e a gustare.
La politica in primo luogo dovrebbe provocare maggiori entusiasmi e occasioni di lavoro più di quanto possa apparire.
Non solo addossando a chi ha preceduto nell’amministrare la cosa pubblica.
E’ atto, questo, poco coretto se afferma di ereditare presunte inadempienze addossando colpe all’altro.
Il cittadino vorrebbe iniziative coraggiose, lungimiranti e capaci di incidere sul territorio e sul loro futuro.
Non dire sempre no a TAP, a termovalorizzatore, all’impianto di compostaggio, che avrebbero e porterebbero benefici impensabili al benessere della città.
Il cittadino di San Nicandro non vuole apparire un assistito da reddito di cittadinanza: il giovane vuole rimanere in famiglia con sicure opportunità di lavoro allo scopo di mettere a disposizione della collettività il proprio bagaglio culturale ed esperienziale.
Per dirla breve: i fondi messi a disposizione dal Governo sono tanti e interessanti e attendono il loro utilizzo sul territorio.
Compito difficile quello di trovare soluzioni per trasformare, radicalmente, un modus vivendi che si discosti dall’umiliante assistenzialismo. Poco alla volta e con l’impegno di tutti si migliora per non lasciar passare il “treno” delle tante opportunità.
Michele Russi