EDITORIALE DELLA DOMENICA, COME SARA’ SAN NICANDRO TRA QUALCHE ANNO?

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Siamo nel clou dell’estate e a San Nicandro solito traffico interminabile con le attività commerciali in pieno ritmo. Un periodo da scolpire nella nostra mente perché già dalla fine del mese tutto tornerà nella sua triste normalità e si rimpiangeranno le lunghe file di macchine di Via Gramsci nonostante la nuova viabilità, i negozi affollati, gli eventi serali e la movida notturna. Si tornerà alla vita di sempre con i soliti problemi accontentandosi di quello che accade nella monotonia giornaliera.

Però tutto questo dovrebbe far riflettere i cittadini ma, soprattutto, le amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo e quella ora in carica per una seria programmazione nella nostra cittadina. Infatti, ogni amministrazione, oltre all’ordinario, deve essere in grado di studiare la progettualità futura della nostra economia, cioè, dopo i cinque anni, dovrà consegnare la strada scelta per un cambiamento radicale di San Nicandro. Se si vuole incentivar un settore guida e trainante per l’economia locale deve obbligatoriamente puntare sul turismo evidentemente diversificato da quello dei nostri paesi viciniori perché questo settore è da traino a tutti gli altri come l’agricoltura, il commercio, l’artigianato, l’edilizia e la cultura più in generale. Noi abbiamo le nostre eccellenze in tutti i settori ma sono stati lasciati nel dimenticatoio collettivo quando invece possono fare la differenza. Far diventare San Nicandro la città degli eventi importanti e continui per l’intero anno. Non limitiamoci a pensare in grande quando possiamo aver il meglio. San Nicandro deve costruire il suo brand con uno studio di fattibilità culturale che impegni associazioni e i cittadini, imprenditori e agricoltori, esercizi pubblici e ristorazione.

Se non si capisce che bisogna indirizzare il nostro territorio verso uno sviluppo possibile e sostenibile nel tempo, tutto continuerà come adesso con picchi di presenze qualche settimana di luglio o agosto per poi tornare a quella città senza nessuna identità che viene surclassata da amministrazioni lungimiranti che danno ai propri territori l’importanza e il futuro che meritano.

Non si vuole credere che il futuro di San Nicandro sia questo, quello che ogni giorno tocchiamo per mano. San Nicandro merita altro, merita attenzione e bisogna ascoltare i suoi problemi che riconducono tutti ad una economia stagnante che non riesce a sollevarsi. Il problema, però, non riguarda solo l’amministrazione comunale, ma interessa tutti noi nessuno escluso.

Alla ripresa lavorativa dopo le ferie, oltre ai classici problemi in agenda, anch’essi importanti per la nostra cittadina, si ritagli un po’ di tempo per porsi questa domanda: “Come vedo San Nicandro e come voglio San Nicandro tra qualche anno”. La risposta viene facile.

Il Direttore