EDITORIALE DELLE DOMENICA. ANDARE CON LA CORRENTE O CONTROCORRENTE?

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E’ questo un concetto che vale per tutte le decisioni che si prendono durante le propria vita. Molto spesso non si decide consapevolmente e, alla fine, c’è sempre un prezzo da pagare.

E’ la cosiddetta “sindrome del Niagara” secondo la quale la vita è come un fiume e molti si lanciano in questo fiume senza sapere dove si va a finire. Così facendo, ci si lascia trasportare dalla corrente, dagli eventi e dalle sfide della vita. Poi, quando si arriva alla biforcazione del fiume, non si riesce a decidere in maniera consapevole da che parte andare e quale sia la decisione giusta. E, quindi, ci si limita ad “andare con la corrente”, cioè si entra a far parte della massa di persone che si lasciano guidare con la consapevolezza di aver perso il controllo. E si continua ad essere in questo stato fino a quando non ci si rende conto di stare ad un paio di metri dalle cascate del Niagara in una barca senza remi. Ma ormai è troppo tardi, c’è il precipizio e questo perché non si è pianificato prima.

Il significato di tutto questo sembra chiaro, accodarsi “alla corrente” perché così fanno tutti è autolesionistico e poi, magari, critichiamo chi è stato alla guida di quella “corrente”. Si può superare tutto questo prendendo decisioni consapevoli in ogni momento della nostra vita e non si può permettere che il passato condizioni il nostro futuro. Possiamo anche prendere decisioni sbagliate ma il successo di una persona è effetto del buon giudizio, il buon giudizio è il risultato dell’esperienza e l’esperienza è spesso il risultato del giudizio sbagliato.

Tutto questo discorso si deve applicare ogni momento della vita e in qualsiasi settore e ambiente. Trasferite questo concetto nelle varie decisioni prese nella vita e, per esempio, nella politica. Si è mai votato con convinzione di fatto o solo perchè bisognava “andare con la corrente del momento”?

Pensiamoci un po’.

Il Direttore