Quando si assiste a delle sconcezze di questo tipo, ossia che interi territori martoriati da fenomeni criminali non ricevano la giusta attenzione, cioè che non ottengano il giusto riconoscimento in termini di finanziamenti da parte dello Stato per investimenti così importanti come la videosorveglianza cittadina, due sono le cose: o è sbagliato il bando di finanziamento, o è sbagliata la domanda di partecipazione al bando.
In questo caso, ci troviamo di fronte ad un raro caso di concorso di colpa. Gli errori sono imputabili ad ambedue i soggetti interessati, il comune di Foggia (o, come diremo tra un po’, i comuni del foggiano) e il ministero. Difficile dire chi abbia la colpa maggiore. Ma se proprio devo dirlo, mi pare che la colpa maggiore sia del comune di Foggia e degli altri comuni del foggiano cui è toccata la stessa miserevole sorte, come il comune di Cerignola e il comune di San Severo, per citarne alcuni.
Hanno sbagliato i comuni di Foggia, Cerignola e San Severo quando in presenza di un bando oggettivamente e forse giustamente benevolo nei confronti dei piccoli comuni (10 punti su 70 per i comuni fino a 3.000 abitanti, zero punti per i grandi comuni oltre i 20 mila abitanti, come i comuni di cui stiamo discutendo), a non puntare sul cofinanziamento. Foggia ha presentato un progetto da quasi un milione di euro, offrendo “solo” il 20,36% di cofinanziamento, San Severo l’11,63%, mentre Cerignola offriva l’elemosina del 5%, pensando quest’ultimo che i soldi arrivassero come la manna dal cielo. Intanto, Bari col 50% è risultata tra le città finanziate con la bella somma netta di 500.000.000 euro. E Bari ha, tra l’altro, indici di delittuosità niente male!
Se poi i comuni del foggiano che ho citato pensano che questi finanziamenti in conto capitale non siano prioritari e non valgano il massimo sforzo in termini di cofinanziamento, allora siamo messi proprio male.
Ma ha sbagliato, secondo la mia opinione, anche il Ministero. Niente che non rientri nella sua discrezionalità, sia chiaro! Ma prevedere che lo scioglimento dei comuni per infiltrazioni criminali ai sensi dell’art. 143 del d. lgs. n. 267/200 possa essere un semplice criterio preferenziale, da azionare in caso di parità di punteggio, non è esattamente quello che in un mondo ottimale ci saremmo aspettati. Allora decidiamo una cosa e mi rivolgo alla Ministra Lamorgese. Se dobbiamo sradicare il miserabile binomio illegale, corruzione-criminalità, un criterio come questo deve essere uno dei primi criteri di valutazione. Diversamente diciamolo pure che una legge che produce conseguenze pesantissime per la cittadinanza, smantellando la classe politica e dirigenziale e affidando ad una commissione straordinaria il governo della città per 18-24 mesi, e che serve solo a riconoscere un misero e forse inutile, se non mortificante, titolo di preferenza in caso di parità di punteggio, allora tanto vale abrogarla. Questa provocazione valga come stimolo a fare meglio.
Se non si presta attenzione ai bandi, Foggia e i comuni del foggiano, perderanno molte altre opportunità col PNRR. Per questo, diciamo basta alla politica protestataria, della sterile contrapposizione, del mugugno, del disfattismo, del vittimismo e della rassegnazione. Per questo noi di Azione diciamo sì alla politica della cultura di governo, la politica operosa, pragmatica e costruttiva. Auguriamoci il meglio per il futuro di Foggia e del foggiano.