L’ON. ANGIOLA: “IL GARGANO NON COMPRESO NELLE AREE A RISCHIO INCENDI BOSCHIVI”

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60 milioni di euro sono stati destinati dal Comitato Interministeriale per la Programmazione Economica e lo Sviluppo Sostenibile (CIPESS) alla prevenzione e al contrasto degli incendi boschivi nelle aree interne del Paese. Tra queste sono ricomprese anche l’area interna del Gargano e quella dei Monti Dauni. Ma il Gargano non è tra i 6 presidi più a rischio!

Tutto fa seguito alla norma che è stata inserita nel Decreto incendi (Dl 120/2021), quello stesso decreto che ha previsto anche su mia sollecitazione i poteri sostitutivi della Regione nei confronti dei comuni che non avessero aggiornato il catasto dei terreni percorsi dal fuoco.

Il Comitato interministeriale ha previsto due interventi. Il primo assorbe 20 milioni di euro sull’intero stanziamento di 60 e mira a realizzare 6 presidi per arginare il fenomeno degli incendi estivi nelle regioni meridionali, per il tramite dei Vigili del fuoco. Si parla di sistemi di videosorveglianza che utilizzino droni, vasche e piscine per l’approvvigionamento idrico e sistemi di rilevamento aereo. Le sei aree sono quelle di Montereale (AQ), Roscigno (SA), Viggianello (PZ), Santo Stefano in Aspromonte (RC), Montemaggiore Belsito (PA), Lanusei (NU). Non è stata considerata l’area del Gargano, pur essendo ad alto rischio, come documentato dai devastanti incendi che l’hanno percorsa negli ultimi anni. Mi attiverò immediatamente per l’inserimento di una località del Gargano, che potrà essere verosimilmente San Giovanni Rotondo, in aggiunta alle 6 aree citate.

Altri  40 milioni di euro vanno a beneficio di interventi ricadenti in ciascuna delle 72 aree comprese nella Strategia Nazionale Aree Interne 2014-2020. A ciascuna area, quindi compresa quella del Gargano e quella dei Monti Dauni. spetteranno 552.800 euro, salvo che le regioni non decidano una diversa ripartizione.