FESTEGGIARE LA RICORRENZA DEL 25 APRILE

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Gentile Direttore,

gli avvenimenti di questi giorni, Covid e guerra fra Russia ed Ucraina, ci obbligano a riconsiderare la ricorrenza del 25 Aprile Festa di Liberazione dei Popoli oppressi da invasori criminali.

La difesa del territorio nazionale deve considerarsi difesa dei Popoli’. L’ invasore è colui che aggredisce un popolo, usando barbarie di ogni genere, in barba ad ogni logica universale che garantisce rispetto e tutela della vita umana.

Dobbiamo, tutti uniti, riconsiderare il concetto di difesa dalle aggressioni. Le regole esistono nel diritto internazionale ma si ha paura dell’arma nucleare.

Ogni popolo aggredito secondo il diritto naturale e quello statuito, deve essere difeso anche militarmente. Purtroppo il popolo Ucraino viene distrutto, seviziato e calpestato dal Barbaro Russo.

Anche Papa Francesco “predica” al vento ben sapendo che la sensibilità dei Cristiani non esiste più dallo scisma dell’anno mille. Chiri, Primate Ortodosso della Chiesa Russa difende le Barbarie del “suo” Putin. La ricorrenza del 25 Aprile dobbiamo far sì che si festeggi universalmente. I mezzi e le opportunità ci sono. Manca, a quanto risulta, la volontà di attualizzate il concetto.

Michele Russi