SAN NICANDRO: “VIZ’J D’ NATURA FIN’ A LA MORT’ DURA”

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38979317 - puzzle head brain concept as a human face profile made from crumpled white paper with a jigsaw piece cut out on a rustic old wood background as a mental health symbol.

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “Viz’j d’ natura fin’ a la mort’ dura”, cioè “Vizio di natura fin alla morte dura”.

Il motto popolare è perentorio nella sua formulazione ma noi che oggi, grazie al concorso delle scienze dell’educazione, il nostro motto viene a perdere un po’ della sua remota validità, nel senso che oggi esistono per l’uomo le condizioni e le possibilità di riscattarsi e riabilitarsi e, dunque, di riacquistare la propria autonomia sociale e una accettabile condizione morale. Certo, la violenza e la dissolutezza, il malcostume e la corruzione sono mali quasi endemici dai quali è già difficile restare indenne; figuriamoci poi ad uscirne. Eppure noi crediamo che oggi esistano tutte le condizioni strutturali e le opportunità organizzative per riscattarsi da questo stato di soggezione, di dipendenza e d’inferiorità che scoraggio l’uomo da ogni possibile redenzione. Noi siamo ottimisti per natura.

Dal punto di vista educativo, l’abitudine non è ancora “assuefazione” per cui certe pratiche o vizi possono essere pedagogicamente debellati, cioè, sconfitti e distrutti per sempre,