I solchi, i calli, le ferite sono l’immagine del duro lavoro dei contadini
I solchi della terra segnano il nostro paesaggio plasmato dal lavoro dei campi nei millenni. Le campagne hanno garantito la vita degli uomini nel nostro Paese da sempre. Il sudore degli agricoltori è come se avesse irrigato quei solchi. Oggi questa storia millenaria la ritroviamo come un dono nei mercati di Campagna Amica dove prodotti, tradizioni, dialetti e storie si intrecciano e formano l’atmosfera festosa che ogni weekend viviamo nel contatto con i cittadini.
Chiediamo ai visitatori dei nostri mercati un’attenzione. Osservate le mani degli agricoltori: i loro solchi, i calli, le ferite sono l’immagine del loro lavoro. Sono gli stessi solchi che in campagna ospitano il seme e permettono la crescita dei prodotti che nutrono voi e le vostre famiglie. Quando acquistate un’insalata o della carne nei nostri mercati non state comprando solo un prodotto anonimo, ma pagate il giusto prezzo del lavoro, della fatica, delle incertezze legate al clima, dei danni che a volte la fauna selvatica causa nei campi, le fluttuazioni dei prezzi all’ingrosso, le crisi petrolifere e molto altro ancora.
Spesso ci chiedete cosa c’è dietro a un prezzo. In quel momento l’immagine delle mani di un agricoltore può rispondere più di molte parole. Quando acquistate prodotti provenienti da luoghi distanti nel mondo a prezzi tutto sommato bassi, sappiate che i costi ambientali, sociali, economici sono “esternalizzati”: qualcuno nel mondo sta pagando per voi il prezzo non equo di un prodotto. Ecco perché l’acquisto nei mercati di Campagna Amica è etico, solidale, responsabile ed “empatico” verso la fatica altrui.
Fate la spesa e osservate le mani degli agricoltori!