SAN NICANDRO: “LA NEV’ D’ MARZ’ R’SIST’ QUANT’ LA SOC’RA CH’ LA NORA”

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SAN NICANDRO: “LA NEV’ D’ MARZ’ R’SIST’ QUANT’ LA SOC’RA CH’ LA NORA”

Continua una nuova serie di articoli che parlano sui modi di dire e degli aforismi locali per capire e analizzare la quo ed offrire una visione chiara, lucida e trasparente della condizione umana in cui ognuno di noi può legittimamente dedurre o trarre da ciascuno di essi le considerazioni che gli sembrano più ovvie in riferimento ai tempi, alle usanze, ai problemi, ai comportamenti e agli altalenanti rivolgimenti che la società sta attualmente vivendo. Gli articoli sono tratti dal libro “Voci di Capitanata” di Donato D’Amico.

Il detto di oggi è: “La nev’ d’ marz’ r’sist’ quant’ la soc’ra ch’ la nora” cioè “La neve di marzo resiste quanto la suocera con la nuora”.

È facile dedurre che non è tanto la neve di marzo il concetto essenziale del proverbio quanto, invece, il riferimento alla fatale coppia “suocera e nuora”.

Coppia che, tradizionalmente, si presenta come un binomio in sé inconciliabile e incompatibile.

Da un punto di vista storico – culturale non esistono variazioni al tema che non siano quelle di una riconosciuta e permanente discordia tra i due personaggi. La coabitazione non solo è stata perennemente ritenuta impossibile, ma essa ha assunto spesso aspetti addirittura sconvenienti perché, sovente, il passaggio dalla sorridente accoglienza al dialogo più o meno agitato e, infine, l scontro violento veniva consumato nello spazio di pochissimi giorni.

Ora, al di là delle motivazioni che sconvolgono la pace familiare, motivazioni che noi salomonicamente rinveniamo in un’unica radice quale l’amore della madre per il figlio è quello della giovane sposa per il marito, resta ufficialmente sanzionato, per scienza e coscienza, che è semplicemente impensabile cercare di poter sanar un conflitto che ha radici così profonde è talmente fiore da rinviare alla notte dei tempi. Allo stesso modo, è impensabile che la neve di marzo possa durare oltre qualche giorno, così come avviene per i rapporti tra suocera e nuora.

L’esperienza dei secoli ha sempre suggerito e suggerisce di offrire alla giovane coppia un ambiente tutto per loro, di rispettare la loro riservatezza e la intimità delle loro confidenze, di non intromettersi nelle loro opinioni o nego apprezzamenti e nelle considerazioni che i giovani sposi hanno diritto di esprimere liberamente, senza il timore di essere redarguiti (dalla suocera) per i concetti espressi e le azioni compiute. Noi sia, convinti che se c’è una persona che in questa vicenda debba fare un passo indietro, questa persona deve essere la suocera.