Tra qualche settimana ci sarà il primo traguardo dei cento giorni dell’amministrazione Vocale, una consuetudine in cui fare un primo timido bilancio del suo operato.
Si è sempre ripetuto che il momento storico che stiamo attraversando sembra essere favorevole alla nuova compagine di governo cittadino e che riguarderà, comunque, tutti i comuni d’Italia o, per lo meno, così si spera. Intanto i finanziamenti per la palestra comunale e per il mattatoio sono già in tasca. Per Piazza Aldo Moro occorre accelerare e la rigenerazione urbana di Corso Garibaldi è solo una questione di giorni. Il nuovo sindaco è sempre presente su Facebook anche per le comunicazioni di rito e questo gli consente una visibilità diretta ai cittadini. Restano ancora in piedi le nomine dei tre componenti del consiglio di amministrazione dell’Asp Zaccagnino su cui c’è l’incognita di chi sarà il nuovo presidente, cioè la conferma di Patrizia Lusi o, come viene richiesto, un esponente della comunità di San Nicandro. Anche sulla questione sanitaria della pandemia sono stati presi provvedimenti restrittivi che, spesso, cozzano con qualche cattivo comportamento di cittadini.
La macchina comunale continuerà, purtroppo, a perdere ancora altre unità in questo anno con possibili disservizi per l’utenza. Ci si augura che con il prossimo concorso per il reclutamento di 4 unità di Polizia Locale possano essere attivati altri bandi per gli uffici amministrativi. E’ impensabile che, per esempio, il settore dei servizi sociali del comune, che è il più frequentato dai cittadini, non possa avere altre unità. Soprattutto in questo periodo di emergenza pandemica è stato sovraccaricato di un impegno continuo che ha dato buoni risultati. Infatti, non c’è giorno della settimana in cui non vede gente fare la fila per le varie richieste di competenza di quello specifico settore. Insomma la macchina sembra sia partita, ora si deve vedere a quale velocità farla correre.
Certamente una prima tegola è arrivata e riguarda l’esclusione della lista del Partito Democratico dalla competizione per il consiglio provinciale di Foggia. Ci sarà la presentazione del ricorso nella speranza di un suo accoglimento altrimenti il PD resta completamente fuori dai giochi della Provincia. Se la situazione rimane ferma così come ora, ci potrebbe essere un’intesa con il Movimento 5 Stelle o, comunque, di volgere lo sguardo ad altro. E qui entra in gioco la politica che, se non adeguatamente proposta, può far male a questa nuova maggioranza mentre dalla minoranza consiliare non si hanno ancora giudizi sull’operato del nuovo corso mantenendosi in stand by in attesa della fine del rodaggio che termine tra qualche settimana.
Il Direttore