Caro Direttore,
si legge spesso di interventi a favore delle costruzioni abusive, specie quelle realizzate a dispetto delle distanze di sicurezza dal bagnasciuga, lungo la costa che da Torre Mileto scorre verso le paludi del fiume Schiapparo in Comune di Lesina.
Nel passato i Sindaci di allora, negli anni 55/60, incitavano i cittadini sannicandresi, in campagna elettorale, ad occupare la striscia del lembo delle dune antistanti il mare, per impedire insediamenti turistici che, come sappiamo, è Demanio Marittimo.
L’onorevole Nicandro Marinacci, nel suo post, si dichiara sostenitore assiduo dei “diritti” dei proprietari delle case lungo la fascia di alcuni chilometri, costruite a ridosso della battigia, a rischio crolli e in condizioni sanitarie allarmanti.
Gli abbattimenti di queste costruzioni, quelle maggiormente pericolanti, risultano urgenti e sorretti da perizie tecnico ambientali su provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria.
L’ex parlamentare sostiene di aver presentato, nel passato quando era deputato al Parlamento, proposte di legge a tutela delle costruzioni abusive.
Proposte di legge evidentemente rimaste nel cassetto della sua scrivania perché impresentabili al Parlamento per le ragioni esposte. Altrimenti sarebbero state espresse sotto forma di disegno di Legge.
Dopo la pubblicazione del post su Civico 93 del 20 Novembre 2021 tanti credono, in buona fede, nella possibilità di recuperare tali edifici abusivi su suolo demaniale che è inalienabile e quindi non soggetto ad usucapione o a ravvedimenti seppur operosi.
Una possibilità, seppur remota, esisterebbe per quelle edificazioni verso la costa attigua allo Schiapparo, se autorizzate dal Comune interessato, o dalla Ditta proprietaria di Rimini che vi doveva edificare un villaggio turistico.
E’ doveroso quanto improcrastinabile, da parte della pubblica amministrazione, fare chiarezza sulla questione per evitare illusorie aspettative da parte degli interessati.
Michele Russi