Ieri, a Palazzo Dogana di Foggia, il sindaco Matteo Vocale e gli assessori D’Antuono e Villani, hanno partecipato, alla conferenza stampa di presentazione del Programma d’Area dei Laghi garganici.
Si tratta di una programmazione strategica, iniziata nel 2018 su stimolo della CNA, che ha messo insieme otto comuni del Gargano Nord (Lesina, Apricena, Poggio Imperiale, San Nicandro Garganico, Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Vico del Gargano) con l’obiettivo di produrre una pianificazione inter-territoriale per lo sviluppo turistico e imprenditoriale di questa porzione di Gargano, che conta un totale di 60mila abitanti e una superficie di mille Kmq.
Nell’aprile del 2019 il consiglio comunale di San Nicandro approvava il protocollo d’intesa del Programma d’Area integrato “I laghi del Gargano”.
Le aree oggetto del programma d’area comprendono più Comuni della Regione Puglia, per un ambito territoriale non inferiore a 60.000 abitanti e devono avere carattere di marginalità territoriale, economica o sociale, oltre a indici di invecchiamento e disoccupazione, inferiori alla media regionale. Il CNA Foggia ha aderito con la partnership dei Comuni dell’area dei Laghi con il progetto denominato “Progetto d’area integrato dei laghi garganici”.
Tale ambito proposto, dominato dalla presenza degli unici due laghi costieri della Puglia, di Lesina e Varano, comprende il territorio dei comuni limitrofi di Cagnano Varano, Carpino, Ischitella, Lesina, Poggio Imperiale, San Nicandro Garganico, Apricena e di Vico del Gargano, con una popolazione residente al 2018 di 60.822 abitanti. Questi gli indici di tale area: ; l ’ indice di vecchiaia (relativo all’anno 2017 – Dato ISTAT) del comprensorio individuato è paria 189,40, sensibilmente superiore al dato regionale pari a 162,50); l ’ indice di disoccupazione (Censimento della popolazione e delle abitazioni 2011 – Dato ISTAT) è pari a 19,95% (sensibilmente superiore al dato regionale pari a 17,34%); il territorio presenta rilevanti criticità e specificamente individuabili in: scarsa tutela dei beni culturali; assenza di marketing territoriale; conoscenza non diffusa del proprio patrimonio da parte della popolazione locale; scarsità o insufficienza del sistema dei trasporti; difficoltà di connessione monte – costa e di accessibilità alla costa lacustre; assenza di viabilità lenta; assenza di reti telematiche; abbandono dei centri storici; insediamenti abusivi; assenza di servizi nelle aree artigianali; crisi del settore estrattivo; assenza di manutenzione del patrimonio naturale, dei centri antichi e degli immobili pubblici; mancanza di forme consociative tra Comuni.
I punti su cui intervenire sono indirizzati ad aumentare l’attrattività e la competitività dell’ambito territoriale proposto in maniera integrata che sono: rafforzamento della rete infrastrutturale; attività di promozione per la conoscenza e la valorizzazione degli elementi più rilevanti dei centri storici; messa in sicurezza dei centri storici sotto l ’ aspetto antisismico; eliminazione dei detrattori ambientali e paesaggistici; valorizzazione delle risorse endogene; attività di promozione per la conoscenza e la valorizzazione dei due laghi; attività di promozione per la conoscenza e la valorizzazione della pietra di Apricena.
Ieri si è chiuso un altro step del programma di cui San Nicandro è comune capofila che si traduce in proposte progettuali circa 150milioni di euro (a cui si aggiungono altri 100milioni del PIRT dell’Istmo Schiapparo).
Ora la tutto dipende dalla Regione Puglia che deve far proprio il Piano e, al di fuori della programmazione ordinaria (in cui si include anche il PNRR), per consentire impegno di risorse da destinare a programmi di riqualificazione di aree turistiche, la crescita di capacità competitiva, la sostenibilità ambientale, di tutela e incremento dell‘occupazione.
GPM