Nella prima metà del secolo scorso è stata rinvenuta a Devia una moneta di una fattura magnifica che lascia spazio a molte interpretazioni.
Essa ha un diametro di cm. 6 e un peso di gr. 162. Da un lato rappresenta una scrofa con sette porcellini, un uomo e un albero, dall’altro lato una testa di donna con diadema circondata da una iscrizione che sembrerebbe greco.
Varie ipotesi si potrebbero avanzare sulla sua provenienza e sul suo significato. È una moneta usata in Grecia o nella Magna Grecia, a Troia, Tiati o nella stessa Devia?
L’uomo è un pastore con un bastone in mano o un cacciatore con un’arma e quindi l’albero starebbe a significare un bosco, mentre l’animale è un cinghiale con i suoi piccoli?
Senza dubbio il dilemma sarebbe risolto se si riuscisse a decifrare quanto è scritto sulla facciata posteriore.
Diversi studiosi si sono cimentati nella traduzione senza però riuscirci. Noi alleghiamo una copia di tale moneta nella speranza che numismatici validi possano aiutarci nella sua classificazione.