Oggi è il giorno della verità su chi vince e chi perde, sulle attese dei candidati e sui risultati definitivi. Conta una scheda in più di uno schieramento nei confronti dell’altro per l’elezione alla carica di sindaco.
Oggi è il giorno in cui si ripeterà il fenomeno dell’astensionismo e, quindi, il rifiuto ad una competizione libera con cui si lascia una delega in bianco alla maggioranza che verrà.
Oggi è il giorno di prendersi la propria rivincita nei confronti di persone non più amiche perché la politica è capace di rompere anche amicizie consolidate e poi sfuggite di mano magari per questioni anche futili.
Oggi è il giorno dell’invidia verso qualche candidato e, quindi, non vengono presi in considerazione i meriti e le competenze altrui perché si vuole solo combattere l’altro pur riconoscendogli la validità del suo talento.
Infine, oggi è il giorno di coloro che, con tanta serenità d’animo, hanno già espresso la loro intenzione di voto sbandierando a tutti il loro orientamento.
Ieri la percentuale totale dei votanti è stata del 37 per cento pari a 5492 sannicandresi che si sono recati al seggio. Una percentuale bassissima se si tiene conto della campagna elettorale svolta e dell’importanza della posta in campo.
Si spera che oggi vadano in tantissimi a votare perché chi non vota consegna il proprio destino alla volontà degli altri e il peggio è che poi ci si lamenta delle scelte fatte. Chi non vota non ha nessun diritto di parlare o di spallare perché non ha esercitato un diritto costituzionalmente previsto ed ha girato le spalle al suo futuro.