EDITORIALE DELLA DOMENICA. I GIORNI DELLA VERITÀ

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Sembra il titolo di un film famoso ma non è altro che la trasposizione plastica delle promesse in una realtà che dovrà decidere delle sorti di San Nicandro. È il giorno in cui una promessa può essere vera oppure disattesa, in cui c‘è la conferma di una verità o di una menzogna. Nessuno mai avrà la certezza di un giudizio espresso e rimarranno tanti interrogativi e tante perplessità ma anche tante conferme.

Tutti si aspettano una performance brillante e questi due giorni di fuoco accenderanno ancora di più la tensione alla ricerca dell‘ultimo voto utile.

Nessuno può prevedere con certezza un risultato ma solo una probabilità numerica che dovrebbe essere confermata e si continuerà fino all‘ultimo minuto nella ricerca dì portare più gente al voto per combattere un astensionismo che può essere pericoloso per tutti.

Insomma, due giorni in cui un sogno potrebbe essere infranto magari da pochi voti e perciò non si deve lasciare niente di intentato riordinando le idee per l‘ultimo amico o conoscente al quale chiedere la cortesia di un consenso.

Sono momenti, questi, che ricordano quelle partite di calcio in cui una squadra non si arrende al fine di raggiungere un risultato utile fino al novantesimo minuto. Così anche il candidato giocatore che deve dimostrare come il suo piano e la tattica di gioco gli hanno dato ragione. Poi, purtroppo, i conti bisogna farli anche con la sorte che potrebbe essere favorevole o avversa. L‘importante è la consapevolezza di aver giocato nel modo migliore, come meglio non si poteva fare, di non avere rimorsi ma di aver operato non tanto per sè stesso ma soprattutto per il territorio con una strategia che poteva dare ottimi risultati ma che, forse, l‘incomprensione della propria proposta non è stata sufficientemente valutata nel modo più profondo e più corretto.

Chi resterà escluso avrà comunque fatto il proprio dovere per il solo fatto di volersi mettere a disposizione di una comunità la quale non è stata unanime e prodiga di consensi.

Chi vincerà al primo turno sarà quello che, più degli altri, ha ispirato fiducia e credibilità sia per il programma, sia per la sua credibilità certa, sia per il suo carisma di leader. Un‘ipotesi auspicabile la vincita alla prima tornata elettorale anche se può sembrare un‘ipotesi poco credibile. Tutto, comunque, può succedere.

Allora non resta che aspettare altri quindici giorni per un ballottaggio che avrà il suo risultato definito della competizione e, in questo caso, si dovrà giocare un‘altra partita con strategie diverse cercando consensi in nuovi ambienti e, quindi, una partita diversa nella quale il proprio programma viene dopo il convincimento al sostegno di una nuova candidatura che prima era avversaria. Qualche volta il consenso può essere anche condizionato da accordi di programma ed è giusto che sia così perché nessuno compra a scatola chiusa un prodotto. Ma, oltre a questo, esistono ancora tanti elettori non legati a nessuno dei due candidati al ballottaggio i quali devono fare una scelta diversa dalla precedente senza essere condizionati da nessuno. Intercettare quest‘ultimi può apparire difficile ma, strategicamente, diventa molto conveniente.

Insomma i giorni della verità sono arrivati e sono quelli che daranno il futuro governo a San Nicandro, un governo che tutti si augurano duri a scadenza naturale e dal quale possa cominciare una vera rinascita sociale, culturale ed economica tanto attesa e da sempre rinviata.

Il Direttore