Una leggenda fa derivare il nome e quindi le stesse origini di San Nicandro dall’ antenato popolo che viveva sul Monte Devio. Essendo spesso assalito, saccheggiato dai nemici slavi, turchi e saraceni che rapirono le più belle ragazze, gli abitanti di Monte Devio decisero di trasferirsi in un posto più tranquillo, nel canale “LO TURCHIO”, formando un piccolo villaggio. Tuttavia i nemici li trovarono e li assalirono nuovamente.
Il popolo cambiò ancora zona e decisero di trasferirsi su un piccolo monte chiamato “Terra Vecchia”, dove costruirono un villaggio circondato da un grande muro. La popolazione si scelse un capo e lo nominarono PRINCIPE, che però si rivelò scellerato e tiranno. La popolazione cominciò a soffrire, alcuni si riunirono formando una banda di Briganti per combattere le leggi disumane del Principe. Uno dei capi dei Briganti fu condannato a morte, anche se i soldati del Principe non riuscivano a catturarlo, mentre il villaggio continuava ad essere saccheggiato dai turchi, slavi e saraceni. Il capo dei briganti decise di fare una proposta al Principe: se cancelli la condanna a morte contro di me, i nemici li affronto io. Il Principe accettò e il Brigante e i suoi fedeli uomini riuscirono a circondare e vincere i nemici e se ne erano liberati per sempre. Il Brigante, come promesso, venne assolto dalla sua condanna e divenne il liberatore del paese. Gli abitanti lo chiamarono “uomo guerriero”, che a quel tempo NIC che significava uomo e ANDRO che significava guerriero.
Sviluppatosi quindi in epoca medievale intorno all’attuale centro storico, oggi è reso visibile dagli stretti archi bianchi di calce, il corteo di ripide scalinate di calcare create per collegare le case costruite su vari piani.
E’ inoltre disteso su una luminosa collina, tra secolari ulivi a dalla spiaggia di Torre Mileto frazione balneare di Sannicandro Garganico, dove la leggenda narra del naufragio di Diomede, reduce dalle guerre di Troia, intorno al 1100 a.c. Sulla prima collina del promontorio del Gargano che si affaccia sul mare, troviamo l’antica chiesa di S. Maria del Monte D’Elio, intorno alla quale, pare, sia nato il primo nucleo della futura Sannicandro avvenuto intorno al 663 d.c. Poco distante dalla chiesa, scendendo verso il mare, si può visitare la “Grotta dell’Angelo”, che riveste una notevole importanza per quanto concerne lo studio del fenomeno carsico.
Si narra che nella preistoria i cacciatori del paleolitico vi si stabilirono lavorando utensili in selce con i quali incidevano graffiti lineari e serpeggianti. Proseguendo si può ammirare la selvaggia bellezza di Torre Mileto, le dimore fortificate, localmente dette “casini”, nei dintorni di Sannicandro sono rilevanti elementi paesaggistici, in particolare quello di Palmieri e di Caruso costruzioni particolarmente importanti per la loro struttura architettonica. Nell’antico borgo di Sannicandro Garganico si può visitare il castello di Federico II risalente al 1238. All’interno del borgo vi è la chiesa di S. Giorgio. Adiacente al castello si trova la Chiesa Matrice dedicata a S. Maria del Borgo cosiddetta per via di un grande spazio murato e abitato, munito di porte e bastioni comunicanti con il castello attraverso una via sotterranea. Altri scrigni d’arte, cultura, fede e tradizione sono rappresentati dalle chiese di S. Giovanni, SS. Maria delle Grazie, Pietà o Morte, dei Morticelli. Sulla collina che sovrasta Sannicandro Garganico c’è la chiesa di S. Giuseppe (un tempo dimora di eremiti).