PROVE INVALSI 2021, PEGGIORANO LE COMPETENZE DEGLI STUDENTI

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Le prove INVALSI 2021 si sono svolte a conclusione di un anno scolastico molto particolare, ancora profondamente influenzato dalla presenza del COVID-19. Si tratta delle prime prove standardizzate rivolte a tutti gli studenti dopo lo scoppio della pandemia. Esse rappresentano la prima misurazione su larga scala degli effetti sugli apprendimenti di base conseguiti (Italiano, Matematica e Inglese), dopo lunghi periodi di sospensione delle lezioni in presenza a causa dell’elevato numero dei contagi.

La scuola primaria riesce a garantire risultati analoghi a quelli riscontrati nel 2019. Il confronto degli esiti della scuola primaria del 2019 e del 2021 ci restituisce un quadro sostanzialmente stabile. La scuola primaria è riuscita quindi ad affrontare le difficoltà della pandemia garantendo risultati pressoché uguali a quelli riscontrati nel 2019. I risultati della scuola primaria sono molto simili in tutte le regioni del Paese e difficilmente le differenze sono significative in senso statistico.

I risultati della scuola secondaria di primo grado. La prova CBT (computer based testing) per la III secondaria di primo grado (grado 8) consente di fornire gli esiti mediante livelli crescenti di risultato (da 1 a 5 per l’Italiano e la Matematica e da pre-A1 ad A2 per l’Inglese). Si può ritenere adeguato ai traguardi delle Indicazioni nazionali il livello 3 per Italiano e Matematica. Per l’Inglese il livello A2 è esplicitamente previsto dalle Indicazioni nazionali per la scuola secondaria di primo grado. Rispetto al 2019 i risultati del 2021 di Italiano e Matematica sono più bassi, mentre quelli di Inglese (sia listening sia reading) sono stabili. ·

A livello nazionale gli studenti che non raggiungono risultati adeguati, ossia non in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali sono: – Italiano: 39% (+5 punti percentuali rispetto sia al 2018 sia al 2019) – Matematica: 45% (+5 punti percentuali rispetto al 2018 e +6 punti percentuali rispetto al 2019) – Inglese-reading (A2): 24% (-2 punti percentuali rispetto al 2018 e +2 punti percentuali rispetto al 2019) – Inglese-listening (A2): 41% (-3 punti percentuali rispetto al 2018 e +1 punto percentuale rispetto al 2019) · In tutte le materie le perdite maggiori di apprendimento si registrano tra gli allievi che provengono da contesti socio-economico-culturali più sfavorevoli. Emergono forti evidenze di disuguaglianza educativa nelle regioni del Mezzogiorno sia in termini di diversa capacità della scuola di attenuare l’effetto delle differenze socio-economico-culturali sia in termini di differenze tra scuole e, soprattutto, tra classi.

I risultati dell’ultimo anno della scuola secondaria di secondo grado. Rispetto al 2019 i risultati del 2021 di Italiano e Matematica sono più bassi, mentre quelli di Inglese (sia listening sia reading) sono stabili. · A livello nazionale gli studenti che non raggiungono risultati adeguati, ossia non in linea con quanto stabilito dalle Indicazioni nazionali sono: – Italiano: 44% (+9 punti percentuali rispetto al 2019) – Matematica: 51% (+9 punti percentuali rispetto al 2019) – Inglese-reading (B2): 51% (+3 punti percentuali rispetto al 2019) – Inglese-listening (B2): 63% (+2 punti percentuali rispetto al 2019) · Rispetto al 2019 si riscontra: o un calo di circa 10 punti in Italiano a livello nazionale, ma con forti differenze tra le regioni; o un calo di circa 10 punti in Matematica a livello nazionale, ma con forti differenze tra le regioni con percentuali molto elevate di allievi al di sotto del livello minimo nelle regioni del Mezzogiorno.

In conclusione, bene la scuola primaria ma per le medie e le superiori le prestazioni degli studenti sono calati notevolmente rispetto all’anno scolastico 2018-2019. Il fattore che ha contribuito a questo risultato e alla minore preparazione degli studenti è stata la didattica a distanza