A QUANDO UNA MAPPATURA DEI DEFIBRILLATORI PRESENTI A SAN NICANDRO?

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Nell’estate di due anni fa Civico 93 dava notizia sul campionato di terza categoria della squadra di calcio di San Nicandro. Tutto doveva essere pronto affinché il traguardo per il passaggio di categoria diventasse realtà. Durante le partite, come previsto da regolamenti, doveva essere messo a disposizione delle squadre un defibrillatore per eventuali interventi tempestivi.

Si era appreso che il defibrillatore che il Lions Club “Enzo Manduzio” donato al comune di San Nicandro non veniva utilizzato da qualche anno. Non si conosceva il motivo ma si ci augurava che venisse messo a disposizione di tutte le associazioni che ne facevano richiesta in quanto lo scopo della donazione era nella direzione di utilità sociale.

Nel contempo, si rilanciava un’iniziativa promossa di Civico 93 sulla mappatura dei defibrillatori presenti a San Nicandro

Purtroppo sono tantissime le persone che vengono colpite da un improvviso arresto cardiaco sia in casa che sui luoghi di lavoro, nelle scuole nelle strutture sportive, ecc. La prontezza, in tali circostanze, è determinante; ogni minuto di ritardo nella defibrillazione riduce la possibilità di sopravvivenza del 10 per cento. L’utilizzo, entro pochissimi minuti, di un defibrillatore, utilizzabile anche da personale non sanitario, opportunamente formato, potrebbe salvare la vita alla persona colpita da arresto cardiaco. Diventa pertanto molto importante sapere, in queste circostanze e in attesa dei mezzi di soccorso, dove c’è il defibrillatore più vicino.

Perché, allora, non fare una mappatura dei defibrillatori di San Nicandro? Le scuole dovrebbero già esserne in possesso. Un altro è quello donato dal Lions Club donato al Comune di San Nicandro. Poi non si hanno altre notizie in merito. Conoscere l’ubicazione a San Nicandro di questi utilissimi strumenti salva vite e la loro distribuzione sul territorio diventa importante per tutti in quanto, in caso di emergenza, è possibile utilizzare il defibrillatore più vicino.

Poi, con una campagna di sensibilizzazione, sarebbe possibile diffondere nella popolazione la “cultura del primo soccorso in situazioni di emergenza”, far conoscere le semplici manovre di rianimazione cardio-polmonare nonché quelle relative alla disostruzione pediatrica, incrementare quanto più possibile, nelle scuole statali e nelle strutture sportive pubbliche, la disponibilità di defibrillatori, formare gratuitamente, attraverso corsi tenuti da  istruttori della Croce Rossa Italiana, il personale delle strutture assegnatarie di un defibrillatore sulle corrette manovre da compiere in caso di arresto cardiaco.

Questo l’appello che faceva Civico 93 nell’agosto del 2019. Sono passati due anni ma tutto è come prima e San Nicandro non è ancora una cittadina cardioprotetta. Fa piacere che singolarmente, come dimostra l’articolo pubblicato due giorni fa, qualche associazione sia riportata sull’argomento ma questo deve diventare un compito primario per gli amministratori pubblici, come primaria è la salute di tutti i cittadini.

Si rinnova, quindi, l’appello alla istituzione pubblica per programmare interventi in questa direzione in quanto la buona politica passa soprattutto dalla salute verso coloro che si amministrano.

GPM