Anche il mese di Marzo 2021, oltre a Febbraio, il cedolino di molti pensionati evidenzia una riduzione di ulteriori sette euro, chi più chi meno!
Il silenzio da parte dei Sindacati, che dovrebbero intervenire sull’argomento, nasconde o giustifica la malcelata volontà del Governo di “raschiare” le pensioni alla chetichella, specie quelle medio-basse, invece di adeguarle all’effettivo costo della vita, come strombazzato dai governanti.
La prudenza dei pensionati ha un limite oltre il quale si rischia l’abbandono e la sfiducia in se stessi e negli Enti preposti.
Dobbiamo evitare questo rischio quando è evidente che il pensionato, poco considerato, indifeso è spremuto peggio di un limone!
Michele Russi