CICLOMOTORI MASCHERATI DA BICI ELETTRICHE, SEQUESTRI E MULTE SALATE

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Domenica mattina, per oltre 4 ore, a Manfredonia, i Carabinieri della locale Compagnia, con il preziosissimo supporto tecnico del personale della Motorizzazione Civile di Bari, hanno effettuato un robusto servizio di controllo alla circolazione stradale, dando una stretta all’uso improprio di biciclette elettriche modificate.

I mezzi controllati e successivamente sequestrati per le numerose irregolarità riscontrate, circa 20, sono stati sottoposti ad una verifica approfondita mediante utilizzo del Banco Prova Velocità della Motorizzazione Civile di Bari, grazie al quale è stato possibile stabilire anche la velocità che potevano raggiungere tali veicoli, ben al di sopra dei limiti consentiti dalla legge, in alcuni casi anche il doppio, 50 km/h in luogo dei 25 km/h previsti.

Nello specifico è stato accertato che tutti, nessuno escluso, erano dotati di kit clandestini che consentivano ai conducenti di muoversi agilmente per le vie cittadine al pari di un vero e proprio scooter elettrico, indipendentemente dalla forza muscolare impressa sui pedali, al punto che alcuni mezzi sottoposti a verifica ne erano completamente sprovvisti, segno inequivocabile della loro inutilità.

A seguito delle modifiche, le ex biciclette a pedalata assistita sono state trasformate in veri e propri ciclomotori, con tutto quello che il codice della strada impone nel caso di circolazione su pubblica via: una patente di guida, l’uso del casco protettivo, l’immatricolazione e quindi la targa. L’articolo 50 del cds é molto chiaro e stabilisce la natura dei velocipedi, fissando condizioni e caratteristiche cui tali veicoli devono essere assoggettati “I velocipedi sono i veicoli con due ruote o più ruote funzionanti a propulsione esclusivamente muscolare, per mezzo di pedali o di analoghi dispositivi, azionati dalle persone che si trovano sul veicolo; sono altresì considerati velocipedi le biciclette a pedalata assistita, dotate di un motore ausiliario elettrico avente potenza nominale continua massima di 0,25 KW la cui alimentazione è progressivamente ridotta ed infine interrotta quando il veicolo raggiunge i 25 km/h o prima se il ciclista smette di pedalare”.

Perché quindi si possa parlare di bicicletta elettrica a pedalata assistita è necessario che il veicolo si muova esclusivamente utilizzando i pedali anche nel caso in cui esista un motore ausiliario che faciliti la pedalata.

I mezzi in sequestro, invece, potevano percorrere chilometri senza mai pedalare grazie ad un acceleratore o potenziometro posto sul manubrio.

Salatissimi gli importi dei verbali notificati ai trasgressori che nel complesso hanno superato la soglia dei 100.000,00 euro. di tali condotte di guida manifestatamente pericolose.

La specifica attività è stata voluta dalla Compagnia dei Carabinieri di Manfredonia per tutelare gli utenti della strada e scongiurare il verificarsi di incidenti stradali, anche mortali.

Il servizio è stato commentato con favore da molti passanti, che hanno visto nei controlli effettuati un utilissimo servizio alla cittadinanza, ora più sicura anche nel passeggiare per il centro storico di Manfredonia.