IL GESTO DELL’OMBRELLO

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Ecco, un settantottenne allegro e giulivo tra i rami di un ulivo; lesto a diramare con riguardo, cima e qualche ramo bastardo. Tutto da sè ne ha potati ventitrè, senza innovazione soltanto con scala, sega e forbicione. Cinque metri superavano gli arbusti con i loro rami robusti, appartenenti ad una Signora addolorata da poco privata del suo consorte, per fatal cattiva sorte.

All’età di quattordici anni divenuto pastorello va a pascolar pecore e capre  senza ombrello. Per curarsi dalla febbre continuativa e devastante è costretto a fare l’emigrante lasciando il suo Gargano per l’aria malsana di Milano. Quattro anni da metalmeccanico, lavoro davvero antipatico tra gli acidi inquinanti e  tra i gas tossici asfissianti. Assunto in banca come uomo di fatica incontra la Fortuna, sua leale amica. Nel frattempo studia nel serale con maestria, conseguendo il diploma di Ragioneria. Arriva così il successo straordinario, la qualifica da funzionario.

Sempre allegro e attivo diventa per il dopolavoro un vero sportivo, impegnato in tre specialità grazie alla sua vitalità e dinamismo: ippica, atletica e ciclismo. In ippica partecipa al corso di istruttore regionale presso il centro ippico di Milano. In atletica, essendo un velocista si  laurea campione italiano bancari di 400 m. su

pista. Nel ciclismo si allenava di notte per la pedalata, attorno ad una pista illuminata gareggiando con i campioni: Crepaldi, Soldi, Zucchetti e Pedroli.

Da pensionato non si è mai fermato, ha acquistato un boschetto con prefabbricato, ritornato a fare il contadino trasforma l’angolo in un bel giardino e con le sue terrazze è definito ora, balcone di Varazze.

Da lontano scrive articoli per Tenerife, per il Gargano, scrive favole per i suoi nipotini, scrive per amici tanti a lui vicini. Di notte sul più bello, con un po’ di aiutino, sa far bene anche quello.

Il settantottene tuttofare, non sa nè tacere nè mentire ma felice di dire:

Tò……………Ti sei meritato il gesto dell’ombrello.

Antonio Monte