SPESE DEL COMUNE DI SAN NICANDRO PER CONTO DELL’ASP ZACCAGNINO

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Caro Direttore, quando non si danno risposte che potrebbero chiarire tutto e subito, allora ci son problemi. Le chiedo di pubblicare questo mio intervento a proposito dei 200.000,00 euro circa che il Comune spende per conto della ASP Zaccagnino.

Habemus risposta, e che risposta.

In data 18.12.2019 chiedevo, a mezzo pec, chiarimenti al Sindaco di Sannicandro Garganico sul perché il Comune pagava circa 200.000,00 euro l’anno per le rette dei minori sannicandresi in stato di bisogno alloggiati presso il centro Don Tonino Bello di proprietà della ASP Zaccagnino, atteso che l’art. 12 lettera i dello statuto della ASP prevede l’esonero delle rette per i minori sannicandresi ospitati nella propria struttura.

Nessuna risposta, silenzio di tomba. Ma perché non rispondere ad una semplice domanda se tutto viene svolto in modo regolare? Dopo aver atteso invano una risposta per un anno e mezzo In data 14.06.2020 ponevo, sempre via pec, la stessa domanda all’Assessore competente e al dirigente comunale che stacca gli assegni per i minori ospiti della struttura Don Tonino Bello. Anche in questo caso senza ottenere risposta alcuna.

Dopo circa un mese, In data 12 luglio 2020, sempre via pec, ponevo la stessa domanda al responsabile dell’ufficio legale del Comune. In data 22 luglio ricevo la risposta dall’Avv. Michele D’Avolio, che ringrazio per la gentilezza in quanto non era dovuto, al contrario degli amministratori, e in data 23 dal responsabile dell’ufficio settore affari sociali. La risposta è, sintetizzando, ma chi vuole può leggerla tutta perchè è allegata: la ASP gode di autonomia amministrativa, non ha soldi per pagare le rette, poiché ha obbligo di pareggio di bilancio e una serie di altri doveri e impegni, quindi non è un nostro problema.

Di seguito la mia risposta all’Avv. Davolio e le mie considerazioni:

Apricena il 25.07.2020

Marciano Benedettino

Via F.lli Rosselli, 39

71011 Apricena

Egregio Avv. Michele D’Avolio E p. c. Egregio Sindaco di Sannicandro Garganico

  1. c. Egregio Presidente ASP Zaccagnino

p.c. Dir. Dott. Vincenzo Augelli

Egregio Avv. Michele D’Avolio,

concordo con Lei quando afferma che non è tenuto a rispondermi e pertanto La ringrazio per le Sue “valutazioni”.

“Valutazioni” che, però, non mi trovano consensuale per i seguenti motivi:

1) La attuale ASP Zaccagnino, già Ente Morale, ha avuto autonomia gestionale e patrimoniale dalla sua nascita, non è una novità introdotta di recente.

2) Allorquando l’allora “Ente Morale” ha utilizzato strutture cui affidare i minori sannicandresi in stato di bisogno economico, non avendo disponibilità di una propria struttura, ha sempre pagato le rette, non chiedendo mai l’intervento del Comune proprio perché è la sua “mission”. (vedi minori ospitati a Segezia).

3) Non è per caso che la ASP ha inserito nel suo statuto la norma che prevede la gratuità dei minori nelle proprie strutture ma perché questo era il desiderio del fondatore e suo unico scopo sociale. Pertanto resta la domanda: come mai, nel momento della stipula della “convenzione”, nessuno della Giunta Comunale ha rilevato che nello statuto della ASP esiste la norma che prevede la gratuità per i minori sannicandresi in stato di bisogno ospiti delle strutture di proprietà della ASP?

Come mai, questa Amministrazione, pur avendo ricevuto richiesta scritta di chiarimenti nel merito dal sottoscritto già da circa 2 anni, non ha mai ritenuto opportuno fare una valutazione dell’intera vicenda? E non solo. Non c’è stato nessun carteggio tra la ASP e il Comune dal quale si possa evincere la impossibilità della ASP di assolvere ai propri impegni per indisponibilità finanziaria.

E inoltre. A ben guardare i bilanci della ASP, negli ultimi 3 anni, non esiste alcuna voce che destini un solo euro alle rette dei minori sannicandresi ospiti del centro Don Tonino Bello, come se l’obbligo derivante dall’art. 12 lettera i dello statuto della ASP non esistesse proprio.

Come mai? Come mai il Comune, nel momento in cui si è sentito chiamato per metter mano al portafogli, non ha fatto le dovute valutazioni? Come mai non ha chiesto alla ASP che “bussava a denari” il perché la ASP ha speso 1.000.000,00 di euro per altri scopi e non si è speso un solo centesimo per i minori ospitati nella struttura? Troppo facile spendere e spandere e poi consumare soldi pubblici per i propri obblighi.

E’ pur vero che la ASP gode di autonomia amministrativa, ma nel momento in cui la stessa chiede soldi, chi li deve dare, ha il dovere di mettere i punti e le virgole nella gestione di un Ente in cui nomina ben 3 amministratoti su 5 perché sono soldi “pubblici” e il loro impiego deve essere giustificato. Come mai tutta la responsabilità gestionale viene scaricata sul singolo funzionario?

Egregio avvocato, in realtà mai nessuno ha mai voluto interessarsi di questo problema che drena dalle casse pubbliche circa 200.000, 00 euro l’anno. Io la chiamerei, e voglio evitare di pensare a male, sciatteria politica – amministrativa unita alla voglia di ingraziarsi il potente di turno, lasciando ad altri il compito di valutarne le legittimità.

Ringraziandola per avermi esternato le Sue valutazioni cordialmente La saluto

Marciano Benedettino.

Ma con tanti centri che ci sono per minori in stato di bisogno che interesse ha il Comune ad utilizzare il centro Don Tonino Bello? Potrebbe utilizzare altri centri e nel frattempo porre il quesito all’Avvocatura dello Stato per un parere e risolvere il tutto. Oppure ci sono altri interessi non dichiarati?

Marciano Benedettino