IN PUGLIA IL MARE PIU’ PULITO D’ITALIA

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I dati delle stagioni balneari 2016-2019 hanno permesso alle Regioni, su proposta delle ARPA, che svolgono l’attività di controllo e monitoraggio delle acque di balneazione (ad eccezione della Sicilia per il mare e di Lombardia e Trento per i laghi), di classificarle secondo le 4 classi di qualità valide in tutta Europa: Eccellente, Buona, Sufficiente, Scarsa.

Gli oltre seimila chilometri di mare che bagnano le coste del nostro Paese sono suddivisi – ai fini del monitoraggio – in quasi quattromilacinquecento “acque di balneazione”. Per ciascuna di esse, almeno una volta al mese per tutta la durata della stagione, le Arpa effettuano campionamenti e analisi per tutelare i bagnanti (ad eccezione della Sicilia dove questa attività viene svolta dalle Aziende Sanitarie provinciali).

Per ciascuna “acqua di balneazione” sono individuati i punti di monitoraggio rappresentativi della qualità dell’intera area. Complessivamente in una stagione balneare le agenzie ambientali effettuano oltre 24.000 campionamenti e altrettante analisi di laboratorio per determinare la presenza dei due parametri microbiologici che indicano la qualità dell’acqua di balneazione, per un totale, quindi, di oltre 48.000 determinazioni analitiche.

Per il 2020 oltre 5400 chilometri di acque di balneazione delle costa italiana sono state classificate con la classe più elevata, cioè “eccellente“, circa il 95% di tutte quelle classificate.

La Puglia, con il 99,7% di chilometri di coste balneabili “eccellenti”, è la regione con i dati più positivi a pari merito con la Sardegna. Le due regioni hanno anche la maggior estensione di costa (ben 1.400 km l’isola dei nuraghi e quasi 800 per il tacco dello stivale d’Italia). (ILIKEPUGLIA)