Con 30 voti favorevoli e 9 contrari il Consiglio regionale ha approvato il disegno di legge che contiene norme per “promuovere una strategia complessiva di contrasto al disagio socioeconomico, alle povertà e all’emarginazione sociale, attraverso l’attivazione di interventi integrati per l’inclusione sociale attiva”, cosiddetto Red. Il Reddito di Dignità è una misura di integrazione del reddito, considerata come strumento di contrasto alla povertà assoluta e un programma di inserimento sociale e lavorativo in cui l’indennità economica è accompagnata da un patto di inclusione sociale attiva che il nucleo familiare beneficiario, attraverso un suo componente, stipula con i servizi sociali locali, il cui rispetto è condizione per la fruizione del beneficio. Il patto è differenziato a seconda delle caratteristiche individuali e finalizzato alla presa in carico complessiva del nucleo familiare. Il Reddito di Dignità regionale mira a fornire i mezzi sufficienti per una vita dignitosa e a favorire l’inclusione lavorativa e sociale delle persone e delle famiglie in condizione di povertà. Possono accedere al Reddito di Dignità regionale, tutte le persone e le famiglie residenti in Puglia da almeno dodici mesi dalla data di presentazione della istanza che si trovino in una condizione di fragilità e vulnerabilità socioeconomica e che siano disponibili a sottoscrivere il patto individuale di inclusione sociale attiva. Accedono, inoltre, i cittadini comunitari ovvero i cittadini stranieri che possano dimostrare di avere la propria residenza, ovvero il luogo in cui hanno la dimora abituale in uno dei Comuni pugliesi da almeno dodici mesi.
Ai fini della valutazione della condizione di fragilità e vulnerabilità delle persone concorrono: la situazione reddituale e patrimoniale familiare; altre eventuali condizioni di maggiore fragilità sociale tra le quali la composizione del nucleo familiare con particolare riferimento alla presenza di figli in minore età, la presenza nel nucleo familiare di persone con disabilità, nuclei mono-genitoriali, la durata del periodo di assenza di occupazione o di esclusione dal mercato del lavoro e la condizione abitativa. Potranno accedere al Reddito di Dignità i richiedenti con ISEE familiare non superiore ad euro 3.000,00, soglia che potrà essere elevata in presenza di ulteriori disponibilità finanziarie, con apposito provvedimento di Giunta regionale. In prima applicazione, l’ammontare mensile del Reddito di Dignità regionale non potrà superare l’importo di 600,00 euro erogabile per un nucleo familiare con 5 componenti, limite massimo che è rimodulato per le famiglie di diversa composizione applicando la scala di equivalenza ISEE.