Attraverso il portale e-learning dell’Università di Foggia, si sono svolte le prime sedute di laurea a distanza dall’entrata in vigore del DPCM del 4 marzo u.s. sull’emergenza Covid-19.
Ieri si sono svolte due sessioni con la proclamazione di 24 nuovi dottori in Medicina e Chirurgia, che hanno conseguito ottimi risultati ed esiti molto incoraggianti per il prosieguo delle loro carriere. Oggi, nel corso di altre due sessioni, sono stati proclamati 18 dottori in Medicina e Chirurgia e 3 in Odontoiatria e Protesi dentaria. Complessivamente 45 neomedici si sono laureati all’Università di Foggia in piena quarantena da Coronavirus, risultato reso possibile grazie al lavoro del Centro e-learning di Ateneo (CEA) e all’impegno di Pamela Cincione e Salvatore de Martino, informatici dei dipartimenti di Area Medica dell’Università di Foggia. A presiedere le sessioni Maria Filomena Caiaffa, associata di Medicina interna al dipartimento di Scienze mediche e chirurgiche. «Nessuno di noi avrebbe immaginato che questa sessione di laurea si sarebbe svolta durante una pandemia, quindi per via telematica. Tuttavia siamo qui, nelle date stabilite, ed è questo che conta più di qualsiasi parola – ha commentato la Caiaffa, prima di comunicare lʼesito a ciascun candidato –. A voi laureandi un invito e un augurio: l’invito a mantenere il senso di appartenenza a questa università, a considerare sempre un riferimento i docenti che vi hanno guidati in questo cammino di conoscenza; e l’augurio che siate bravi medici, che amiate la vostra professione, che vi possiate impegnare con tutte le vostre forze, perché mai come oggi il paese ha bisogno di medici coraggiosi e preparati». Collegati in videoconferenza, un messaggio ai laureandi lo hanno dato anche Gianluigi Vendemiale, preside della facoltà di Medicina; Antonio Ambrosi, delegato del rettore alla Sanità; e Giuseppe Carrieri, prorettore dellʼUniversità di Foggia. «Sono stato particolarmente felice nell’apprendere che alla sessione telematica abbia assistito anche un discreto pubblico, composto ovviamente da famigliari e congiunti dei candidati – aggiunge il rettore, Pierpaolo Limone –. Un piccolo grande sorriso in un momento difficile per tutti, soprattutto perché si tratta di nuovi medici e perché abbiamo visto che bisogno ne abbiamo. Se questa condizione, come ormai certo che sarà, dovesse proseguire ancora per alcune settimane, noi non solo saremo nelle condizioni di garantire l’erogazione di tutta la didattica prevista ma anche nelle condizioni di concedere attraverso queste sedute di laurea un momento di gioia a chi l’ha meritata dopo anni di sacrifici». Ad aprile saranno discusse, sempre in modalità telematica, le tesi dei laureandi in Professioni sanitarie. Via via tutti gli altri dipartimenti, fino alla fine del prossimo giugno (in attesa di eventuali nuove disposizioni). «Appena possibile – conclude con una promessa il rettore – l’ateneo promuoverà una grande festa per celebrare i laureati in questi mesi in tutti i dipartimenti».