L’EUGENETICA E LE MALATTIE NEUROSPICHIATRICHE

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Lunedì 29 febbraio, alle ore 9.30, nell’aula magna dell’Istituto Casa Sollievo – Mendel di Roma (con entrata da piazza Galeno 5), si svolgerà il convegno dal titolo “L’Eugenetica e le Malattie Neuropsichiatriche”. L’evento formativo, che si svolge in coincidenza con la nona Giornata Mondiale delle Malattie Rare, è organizzato dalla Lega Italiana Ricerca Huntigton e Malattie Correlate con il patrocinio della Società Italiana di Psichiatria, l’Osservatorio Malattie Rare e l’IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza.

La malattia di Huntington è una malattia rara, genetica, neurodegenerativa, ereditaria, che colpisce nel nostro paese circa 6.500 persone e che ha alle sue spalle una storia di discriminazioni susseguitesi nel corso di secoli, dovute sia ai movimenti involontari (“còrea”, dal greco “danza”), che al disturbo mentale, cui spesso si accompagna, al punto da essere la patologia umana con il più alto tasso di suicidi. Partendo dalla storia di questa specifica patologia, il convegno intende indurre una riflessione e veicolare un messaggio di vicinanza a tutti coloro che soffrono a causa della loro condizione di salute. Il convegno del 29 febbraio metterà a confronto il punto di vista della scienza, della religione, dell’industria, del mondo della comunicazione e dei pazienti. Il programma prevede gli interventi di Angelo Vescovi (direttore scientifico IRCCS Casa Sollievo della Sofferenza), Ferdinando Squittieri (resp. Unità Ricerca e Cura Huntington e Malattie Rare IRCCS Casa Sollievo), Antonio Pizzuti (docente di Genetica Medica, Università La Sapienza di Roma), Gerardo Favaretto (vice presidente Società Italiana di Psichiatria), Ilaria Ciancaleoni Bartoli (direttore Osservatorio Malattie Rare), Antonella Veneziano (direttore Multiple Sclerosis & Neurodegenerative Disorders Teva Italia), Riccardo Di Segni (rabbino capo di Roma), monsignor Lorenzo Leuzzi (Vescovo ausiliario di Roma). La riflessione sarà arricchita dal confronto con i pazienti. L’incontro è rivolto a medici, rappresentanti di organizzazioni religiose e culturali, associazioni di pazienti, istituzioni pubbliche, pazienti e familiari, organi di informazione e a tutti coloro che sono interessati al tema delle malattie rare.

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