PERFEZIONATO L’ATTO RELATIVO AL CONTRIBUTO PER L’ACQUISTO CASTELLO DI SAN NICANDRO

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Una data importante quella del 27 febbraio 2020 per la definitiva acquisizione del castello nella proprietà del comune di San Nicandro. L’incontro tra l’assessore Raffaele Piemontese e il sindaco Costantino Ciavarella ha suggellato un iter che si è finalmente concluso felicemente, quello del perfezionamento dell’atto amministrativo relativo al contributo che la Regione Puglia ha concesso al Comune di San Nicandro Garganico per il relativo acquisto.  Ora basta solo la stipula del rogito notarile e la rendicontazione alla Regione e poi la richiesta di ulteriori finanziamenti per la messa in sicurezza dell’intero stabile, per la ristrutturazione per rendere fruibile l’immobile da parte della comunità sannicandrese.

La proposta di acquisto del castello parte nel 2018 quando l’ex consigliere Matteo Vocale ed il consigliere Mario D’Ambrosio con il segretario del circolo cittadino Antonio D’Apote sottoponevano all’ex sindaco Gualano

il contenuto dell’articolo 41 della Legge di Stabilità regionale 2018 predisposto dall’assessore regionale al Bilancio, Raffaele Piemontese che stanzia contributi da destinare ai Comuni per l’acquisizione al patrimonio pubblico di beni culturali di proprietà di privati.

Si chiedeva a Gualano di formulare un’istanza ufficiale che poi fu redatta e inviata al presidente della Regione Puglia, Michele Emiliano, e all’assessore regionale al Bilancio e al Patrimonio, Raffaele Piemontese.

“Un’operazione dal grande valore simbolico ma anche sostanziale – osservava il capogruppo Matteo Vocale – dato che il castello di San Nicandro, simbolo della città ma ormai in rovinoso abbandono, è nato dalle fondazioni altomedievali dell’antico ‘castrum’ ed è poi divenuto insediamento fortificato con i Normanni, prima di diventare meta saltuaria nelle battute di caccia di Federico II di Svevia e tappa segreta nella fuga dall’esilio di papa Celestino V”. “L’acquisto – concludeva Vocale – sarebbe solo l’inizio di un percorso di valorizzazione del castello, che potremo concretizzare con un progetto all’avanguardia che ne faccia, ad esempio, un polo culturale di grande attrattività e di riferimento per tutto il Gargano Nord, anche a completamento dell’adiacente Palazzo Fioritto, già sede di un museo etnografico e della più grande biblioteca civica della provincia dopo la ‘Magna Capitana’ di Foggia”.

Poi la nuova amministrazione comunale Ciavarella ha proseguito l’iter procedurale fino alla giornata di ieri nella quale l’immobile non sarà più di un privato ma di un ente pubblico che deve progettare fin da ora la destinazione d’uso del castello che non può essere che esclusivamente culturale.