Più soggetti denunciati dai Carabinieri con l’accusa di avere cacciato all’interno del Parco del Gargano. La notizia, così come riportata nei giorni scorsi da numerosi organi di informazione, vedrebbe protagoniste persone provenienti anche da fuori regione. Per il CABS, l’associazione di volontari esperti in antibracconaggio, non si tratta del primo caso per la provincia di Foggia così come per altre province pugliesi. Anzi, affermano i protezionisti, continuando così non sarà neanche l’ultimo.
“Lo scorso mese di novembre – fa presente il CABS – solo per attenerci alla provincia di Foggia, si è avuta notizia di un soggetto residente in Veneto denunciato dai Carabinieri di Serracapricola. A lui sarebbe stato sequestrato il fucile da caccia e le munizioni. Purtroppo – denunciano i protezionisti – la legge consente di potere essere autorizzati ad esercitare l’attività venatoria anche in regioni diverse da quelle di residenza. Un fatto che andrebbe subito abolito”.
Il CABS sottolinea come sarebbero diverse le parti della legge di settore che andrebbero riformate, ad iniziare dalle sanzioni ferme ad oltre un quarto di secolo addietro, salvo una matematica conversione da lira in euro.