Lo sportello del centro antiviolenza sulle donne di San Nicandro Garganico non è attivo. Da luglio 2019 la cittadina ne è sprovviste in quanto è scaduta la vecchia convenzione ed il consiglio dell’Ambito non ancora provvede o al rinnovo della stessa al precedente CAV (Centro Anti Violenza), oppure ad indicarne un altro.
Eppure a San Nicandro in questo 8 mesi di sospensione del servizio si sono verificati due casi e le interessate si sono rivolte al consultorio e sono intervenuti i responsabili del CAV “Da Donna a Donna” con i suoi esperti.
Si sa che la problematica relativa alla violenza sulle donne è quasi quotidiana in Italia e non si riesce a comprendere come mai la decisione per il rinnovo o per una nuova convenzione debba ancora attendere, come si promette sempre “…al prossimo consiglio dell’Ambito che è composto dai quattro sindaci dei comuni garganici di San Nicandro, San Marco in Lamis, di San Giovanni Rotondo e di Rignano Garganico”.
Forse la questione non interessa molto la politica in quanto è impensabile che si lascino comunità prive di un servizio della massima importanza. Ogni amministrazione comunale deve porsi questo problema etico morale intervenendo sull’Ambito San Marco in Lamis per inserire immediatamente all’ordine del giorno del prossimo consiglio la soluzione di questa vicenda che danneggia le donne le quali, purtroppo, si trovano spesso in situazioni così drammaticamente pesanti.