IL GUSTO GARGANICO

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Il Gargano è terra di mille sapori e di mille profumi, che ha in sé tantissime primizie frutto di una natura eccezionale e dalla tradizione contadina, capace di confezionare piatti tipici di rara bontà.

Ed è proprio a tavola che scopriamo una parte della bellezza di questa terra meravigliosa. I piatti del Gargano raccontano di una storia dedicata alla pastorizia, all’agricoltura e alla pesca.

Il Gargano è una terra ricca di odori e di spezie profumate che arricchiscono ogni piatto. Non a caso passeggiando o percorrendo in macchina il territorio, soprattutto nelle vicinanze di Mattinata è possibile imbattersi in enormi macchie di capperi. Le piante crescono nel periodo che va da maggio a settembre anche in maniera spontanea tra le rocce che si affacciano sul mare e a ridosso dei muretti a secco. Il frutto viene raccolto a mano e successivamente curato con un abbondante quantità di sale marino e conservato in salamoia. I capperi garganici crescono in maniera particolare nella zona di Mattinata e sentono i benefici della terra e del sole che li bacia. Nel percorso che ci porta alla bellissima Monte Sant’Angelo possiamo trovare numerose erbe selvatiche, che possiedono in sé un odore fresco e balsamico. La Montagna del Sole ci offre due spezie che arricchiscono numerosi piatti della tradizione: il rosmarino e l’origano. Il primo viene impiegato per dare sapore alle patate, alle focacce e ai piatti di carne, mentre il secondo dà un tocco in più alle pietanze sia estive che invernali.

La grande varietà di erbe e fiori balsamici permette la produzione di un miele di assoluta qualità, chiaro e trasparente nel colore, impreziosito da timo e rosmarino. Il miele dai tanti gusti, con una prevalenza per quelli che rappresentano gli agrumi con un retrogusto solitamente di eucalipto o di acacia.

Nel periodo primaverile possiamo trovare nella macchia garganica gli ottimi asparagi. Questi ultimi vengono raccolti appena spuntati dal terreno e vengono lessati. Rappresentano uno dei piatti della tradizione contadina e vengono conditi semplicemente con olio extravergine di oliva o impiegati con uova o come contorno alla carne. Un’altra specialità della zona è sicuramente la rucola, dal sapore amarognolo, che viene utilizzata per le insalate, per le bruschette e talvolta anche per le focacce. Sempre in primavera possiamo trovare nella macchia garganica il finocchietto selvatico. Altre colture che ‘arricchiscono’ una cucina estremamente povera ma molto saporita nel gusto sono la cicoriella e la bietola selvatica.

Un’altra delizia che la Montagna del Sole ci regala è data dalle mandrie di vacche podoliche, che pascolano tra i boschi. Dal loro latte nasce la produzione del caciocavallo podolico, un formaggio di antichissima tradizione, dal profumo e dal gusto intenso, dalla diversa stagionatura. Il Gargano è una terra che produce formaggi di eccellenza come le scamorze e le mozzarelle in caseifici storici. Oltre alle vacche podoliche, un altro animale importante è la capra, che in primavera dà vita alla produzione di un’eccezionale ricotta da gustare possibilmente su una fetta di pane di Monte Sant’Angelo.

Il viaggio a tavola ci consegna spaccati di storia di un popolo dedito all’agricoltura e alla pastorizia, che fa dei prodotti della terra un tesoro prezioso, che arricchisce i piatti dei tanti turisti. (teleradioerre)

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