È difficile ricordare un governo cittadino a San Nicandro che non abbia mai avuto fibrillazioni al suo interno. È proprio nella politica la diversità di pensiero, di programma, di scelte, di forte autostima ed di un rifiuto dell’altro. Anche l’attuale coalizione politica al governo della nostra cittadina non fa eccezione a questo modo di condurre un’amministrazione che non ha mai avuto momenti di serenità al suo interno. Infatti, ci sono stati molti cambi all’interno della giunta che giustificano, appunto, una certa litigiosità tra le forze di maggioranza. Tutto questo senza nulla togliere alla operosità dell’organo politico.
Le ultime indiscrezioni circa un nuovo rimpasto, se risultano essere veritiere, dimostra come continua questa lotta intestina che certamente non giova alla immagine di una coalizione che è al governo di San Nicandro da poco più di un anno.
Se la compagine dei partiti che ha vinto le ultime elezioni comunali continua in questa lotta fratricida, a lungo andare, l’operato potrebbe condizionare i risultati a fine mandato. Allora perché non chiudersi una volta per tutte in una stanza e uscirne solo quando si giunge ad un accordo condiviso che deve essere considerato un patto fino alla fine della legislatura? Bisogna che si capisca come i continui litigi fanno male a chi amministra e, di riflesso, questa situazione influisce sia sulla attendibilità dei risultati sia sul gradimento da parte degli elettori sannicandresi.
L’esempio ci viene proprio dal governo nazionale che potrebbe anche raggiungere qualche significativo risultato ma i continui dietrofront dei vari esponenti e le esternazioni dei due partiti fanno perdere di credibilità che poi si riverbera nelle votazioni, almeno in questo momento, per le regioni in cui mandato è in scadenza a gennaio ed in primavera.
Se a San Nicandro non si pone un rimedio, qualcuno già pensa di staccare la spina all’attuale coalizione e, magari, anche cambiarla per essere in linea con le prossime votazioni di maggio per la regione Puglia.
Insomma il panorama futuro è ancora da decidere ma bisogna fare in fretta per i posizionamenti che avranno la loro valenza nel futuro.
In tutto questo, il “deus ex macchina” resta il sindaco che dovrà fare il punto della situazione e decidere la scelta migliore per la città di San Nicandro.
ll Direttore