Nel pomeriggio di martedi scorso i Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manfredonia hanno tratto in arresto G. R., 42enne manfredoniano, commerciante di pesce, nella flagranza del reato di detenzione a fini di spaccio di sostanza stupefacente e resistenza a pubblico ufficiale.
L’arresto è l’epilogo di uno specifico servizio, disposto dal Comando Compagnia di Manfredonia nel centro sipontino, finalizzato al contrasto del traffico illecito di sostanze stupefacenti e psicotrope, dai cui introiti, come ben noto, gli spacciatori traggono considerevoli guadagni illeciti.
Nel corso di uno dei controlli svolti il G., detto “caperrone”, già noto alle forze dell’ordine poiché più volte arrestato proprio per reati in materia di detenzione e traffico di sostanze stupefacenti, era stato notato, alla guida di un Ape Piaggio in via San Lorenzo, fermarsi ed entrare in un’abitazione al piano terreno, abitata da un altro pregiudicato. Dopo alcuni minuti il G. ne era uscito, allontanandosi a bordo del suo “tre ruote”.
I Carabinieri avevano quindi deciso di controllare il G. ed il suo veicolo, ma questi, vistosi intimare l’ALT, invece di fermarsi aveva accelerato, dandosi lla fuga per le strette vie del centro, percorrendo varie strade anche contromano ed a velocità sostenuta, mettendo in serio pericolo l’incolumità dei Carabinieri inseguitori, degli altri utenti della strada e dei pedoni.
Ad un certo punto il G., non riuscendo a seminare i Carabinieri, aveva abbandonato il mezzo, lanciandosi fuori dal minuscolo abitacolo con il veicolo ancora in movimento, che per inerzia era poi andato a urtare contro un’auto parcheggiata lungo la strada.
Seppur ancora braccato dai militari, che avevano anch’essi continuato l’inseguimento di corsa, il fuggitivo aveva proseguito la sua precipitosa fuga a piedi fino a quasi arrivare alla rotonda di viale Miramare, dove era finalmente stato raggiunto e immobilizzato.
Lungo il percorso della fuga era poi stato recuperato un involucro di cui il G. si era disfatto, contenente 8 stecche di hashish, del peso di quasi 80 grammi.
Inoltre, addosso gli sono stati trovati e sequestrati contanti per circa 2000 euro, ritenuti il provento dell’attività di spaccio. Il veicolo “tre ruote”, invece, era stato sottoposto a fermo amministrativo perché G. lo aveva guidato senza patente, in quanto revocata già da alcuni anni.
Nella mattinata odierna il Giudice del Tribunale di Foggia ha convalidato l’arresto, contestando a G. anche la recidiva infraquinquennale, disponendone infine gli arresti domiciliari.
Contestata a G. anche il reato di Resistenza a Pubblico Ufficiale, a causa della guida spericolata per sottrarsi al controllo dei Carabinieri, che solo per mera fortuna non aveva provocato seri danni alle persone.